2010-12-15 14:45:12

Rapporto sul Servizio civile: in aumento le domande dei giovani, diminuiscono le risorse dello Stato


“Pur nel generalizzato contenimento delle risorse” è necessario garantire sostegno al Servizio civile italiano che oggi rappresenta “una delle realtà più ammirate a livello internazionale”. Così il presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano in un messaggio in occasione della presentazione, oggi a Roma, del 12.mo rapporto della Cnesc, la Conferenza nazionale enti per il Servizio Civile. Secondo lo studio nel 2009 si è registrato un consistente aumento delle domande da parte dei giovani. Sulle motivazioni di questa tendenza Paolo Ondarza ha intervistato il presidente delle Cnesc Primo Di Blasio.RealAudioMP3

R. - Da una parte, è assolutamente un bel dato, perchè signifca che c’è un grande interesse da parte dei giovani e la voglia di spendersi un anno per il bene comune per fare un’esperienza di crescita umana, di cittadinanza attiva. Ma, dall’altra parte, il dato ci preoccupa, perchè chiaramente è il segnale della crisi. Per i giovani il Servizio civile sta diventando una delle poche opportunità per inserirsi nel mondo del lavoro.

D. – Concretamente quanto il Servizio civile garantisce l’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro?

R. - E’ un’esperienza che aiuta in qualche modo i giovani ad acquisire delle abilità e delle professionalità. L’esperienza ci dice che per diversi giovani questo poi diventa il trampolino di lancio per entrare dentro questo mondo. Ma il Servizio civile non è assoluatamente un’agenzia di collocamento. Noi non vogliamo che i giovani lo leggano in questi termini. Qui il problema è lavorare sulle motivazioni: dobbiamo motivare il giovane a fare l’esperienza del Servizio civile per dedicare un anno della propria vita al bene comune.

D. – Assistenza, educazione, promozione culturale, tutela del patrimonio artistico, protezione civile e ambiente. Tanti i settori nei quali i giovani possono svolgere il Servizio civile. Qual è il settore più richiesto nell’ultimo anno?

R. – Sicuramente il settore dell’assistenza e della tutela delle persone. Oltre il 50 per cento dei progetti della CNESC riguardano le tematiche dell’assistenza.

D. – A fronte dell’aumento delle domande per svolgere il Servizio civile è cresciuta anche l’attenzione da parte delle istituzioni nei riguardi di questo settore?

R. – Purtroppo le istituzioni, ormai da quattro anni a questa parte, hanno invertito il proprio impegno relativamente al Servizio civile. Noi siamo passati da un governo che nel 2007 finanziava questa esperienza con circa 300 milioni di euro ad una Finanziaria che prevede per il 2011 solo 113 milioni di euro, per finanziare esperienze di Servizio civile. (bf)







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