Messico: milioni di pellegrini al santuario di Guadalupe
Poco più di 6 milioni di pellegrini si sono riuniti tra venerdì e domenica per l'appuntamento
annuale del popolo messicano con la Patrona d'America, la “morenita del Tepeyac”,
Nostra Signora di Guadalupe. Nonostante il freddo, pellegrini di tutto il Paese sono
giunti fino alla Basilica di Guadalupe in una delle dimostrazioni d'amore per la Vergine
più impressionanti di tutto il mondo cattolico. La Basilica - riferisce l'agenzia
Zenit -accoglie annualmente una media di 22 milioni di persone che si prostrano davanti
alla Guadalupana, che disse all'indigeno San Juan Diego – e con lui a tutti gli indigeni
del Nuovo Mondo – di non aver paura. “Non sono forse qui io, che ho l'onore di essere
tua Madre?”. La celebrazione di Santa Maria di Guadalupe si ripete in tutti e in ciascuno
dei santuari che la Patrona del Messico e dell'America ha nel Paese azteco e in varie
parti del mondo, da New York a Roma. Questa domenica, si calcola che sia entrata ogni
ora nella Basilica di Guadalupe una media di 95.000 pellegrini, che passano solo per
qualche secondo sotto la “tilma” (il mantello) miracolosa su cui 479 anni fa è rimasta
impressa l'immagine della Vergine, quando il primo Vescovo di Città del Messico, il
francescano fra' Juan de Zumárraga, chiese all'indigeno un segno del fatto che ciò
che la Vergine diceva fosse vero. Gli indigeni del Messico davano ai fiori il significato
di essere portatori della verità. Per questo, nonostante fosse il solstizio di dicembre
e il colle del Tepeyac fosse gelato, la Vergine disse a Juan Diego di raccogliere
delle rose e di portarle al Vescovo avvolte nel suo lungo mantello, l'indumento con
cui si coprivano gli indigeni in inverno. Per questa ragione, i fiori sono stati il
dono che la maggior parte dei messicani ha deposto ai piedi della Vergine nella Basilica.
Almeno il 95% del popolo del Messico si dichiara profondamente guadalupano. L'immagine
della Vergine sul mantello di Juan Diego è stata studiata da scienziati di ogni ramo
del sapere umano, giungendo alla conclusione che non si può parlare se non di un miracolo,
come nel caso della Sacra Sindone di Torino. Per questo, il 12 dicembre si sono svolti
a Torino l'intronizzazione di una replica della Vergine di Guadalupe e il gemellaggio
delle due città, che posseggono le due immagini più belle della storia della cristianità:
quella di Gesù Cristo nel sepolcro e quella di sua Madre, nell'invocazione di Guadalupe.
La “casetta” che la Vergine fece costruire sul luogo delle apparizioni sul colle del
Tepeyac è oggi il Santuario più visitato al mondo. (R.P.)