Il Messico ha festeggiato domenica Nostra Signora di Guadalupe
Migliaia di fedeli hanno assistito domenica scorsa alla messa celebrata dall'arcivescovo
di San Antonio, mons. Gustavo Garcia-Siller, nella cattedrale di San Fernando, in
occasione della festa di Nostra Signora di Guadalupe. Una devozione profonda - scrive
L'Osservatore Romano - che ha origini lontane. Cinque secoli fa, infatti, san Juan
Diego è stato il primo credente ad aver incontrato la Vergine Maria apparsa con il
titolo di Nostra Signora di Guadalupe. Oggi, milioni di persone continuano a incontrare
e ad abbracciare la sua presenza materna, soprattutto in occasione della sua festa,
il 12 dicembre. Mons. Gustavo Garcia-Siller ha ricordato anche dei particolari della
sua vita familiare, legati alla devozione per la Vergine di Guadalupe. «Quando ero
nel ventre di mia madre - ha detto - i miei genitori andarono in pellegrinaggio a
Città del Messico. Mi portarono lì e chiesero alla Madonna di farmi diventare un
bravo ragazzo e un buon cattolico. Ho fatto numerosi pellegrinaggi alla Madonna».
Come molti messicani l'arcivescovo Garcia-Siller ricorda l'immagine della Madonna
di Guadalupe come una parte costante della sua vita domestica, strettamente associata
con il Rosario quotidiano in famiglia e le preghiere. «La mia fede in Gesù Cristo
e nella Chiesa - ha concluso - hanno molto a che fare con la Madonna. La devozione
a Nostra Signora di Guadalupe è molto festosa. In mezzo a tante situazioni tristi
la Madonna è l'occasione per fare festa perché ci porta speranza». (R.P.)