2010-12-14 15:14:40

Il cardinale Bertone: il malato va amato nel rispetto della sua dignità di persona


“L’amore per Cristo porta a riconoscere nel fratello ammalato il volto del Signore”: è quanto sottolineato dal cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, che stamani ha celebrato una Messa per il Centenario della Casa di Cura Villa Giuseppina di Roma. Il porporato ha ricordato la figura della fondatrice Santa Maria Crocifissa di Rosa e in particolare il suo invito “ad amare, come primo dovere, il malato, nel rispetto della sua dignità di persona”.

La testimonianza della fondatrice, ha affermato il cardinale Bertone, rivela “a partire dal Mistero di Cristo, la visione che bisogna avere dell’ammalato”. Questi, ha detto, “non può essere considerato solo nel suo stato di malattia; prima della mancanza di salute egli porta in sé, in modo indelebile, la dignità di persona”. Ed ha messo in guardia da “chi pensa di definire il mistero dell’uomo a partire da una sola prospettiva, oggi quella materialistica”. In realtà, infatti, così facendo non si “rende un servizio alla comprensione dell’umano”. Quando questo avviene, ha osservato, “assistiamo al nascere di grandi solitudini interiori”. Il cardinale Bertone ha quindi concluso la sua omelia con l’incoraggiamento a non dimenticare che “il corpo ammalato è, per noi, un’invocazione d’aiuto, perché nessuno può cancellare la domanda dell’anima che si interroga sul mistero del proprio dolore”. (A.G.)







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