Ban Ki-moon: si devono “tutelare anche i diritti degli irregolari”
Dieci milioni di migranti in situazione irregolare “sono spesso vittime della violazione
di norme fondamentali in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi
di lavoro, di garanzia dei diritti della difesa, di sicurezza personale e assistenza
sanitaria”. Sono vulnerabili e possono “subire periodi di detenzione prolungati o
maltrattamenti, condizioni di schiavitù, stupro o perfino omicidio”: lo ricorda il
segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, nel suo messaggio in vista della Giornata
internazionale dei migranti che si celebrerà il prossimo 18 dicembre. Ban Ki-moon
chiede a tutti gli Stati di “ratificare la Convenzione Internazionale sulla Protezione
dei Diritti di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie”. “La
fragilità dell’economia mondiale e gli effetti delle crisi multiple si riflettono
ancora sulla società. Gli oltre 214 milioni di migranti internazionali nel mondo –
scrive Ban Ki-moon nel messaggio ripreso dall'agenzia Sir - ne sono l’emblema. Il
fenomeno della migrazione favorisce l’intera comunità se passa attraverso canali ufficiali
d’ingresso e in condizioni di sicurezza comune. Tuttavia le forme di migrazione regolare
sono ancora in calo. La crescita del tasso di disoccupazione ha provocato l’aumento
di forme di discriminazione. Gli Stati stanno mantenendo alta la guarda contro le
politiche di polarizzazione. Vi è ancora molto da fare ” - ha concluso - per tutelare
i diritti dei migranti”. (A.L.)