Mons. Celli ai comunicatori latinoamericani: dedicare tempo al Signore e dare contenuti
ai media
Dedicare tempo al Signore, soprattutto in questo periodo d’Avvento, evitando di riempire
la nostra vita solo con parole ripetute e prive di contenuto: questo, in sintesi,
l’invito che mons. Claudio Maria Celli rivolge agli operatori della comunicazione
latinoamericani. In un messaggio diffuso ieri, in occasione della Festa di Nostra
Signora di Guadalupe, Patrona dell’America Latina, il presidente del Pontificio Consiglio
per le Comunicazioni Sociali ricorda l’importanza della Missione Continentale che
si sta sviluppando nella macro-area latinoamericana e che incoraggia una rinnovata
consapevolezza dell’essere discepoli di Gesù. Una consapevolezza, continua mons. Celli,
che “si nutre di dialogo e di preghiera comunitaria” e che si esprime nella catechesi,
nell’azione e nel servizio. In particolare nel tempo d’Avvento, sottolinea il presule,
bisogna ascoltare “la voce di Gesù che parla al nostro cuore”, innalzando “una diga”
per fermare “il rumore che tante volte ci trascina senza freni”. Perché solo “nel
silenzio si sente la voce di Dio - afferma mons. Celli – E così, possiamo essere portatori
autentici della sua Parola, come Maria che ‘serbava tutte queste cose nel suo cuore’
(Lc 2,19)”. Naturalmente, il presule si dice consapevole delle difficoltà di seguire
tale consiglio nella realtà attuale, che vede un “bombardamento di informazioni” e
una frenesia di vita nelle famiglie, nelle parrocchie, nei mass media, resa ancora
più convulsa dall’avvicinarsi delle feste natalizie. Ma, dice mons. Celli, così come
si fa attenzione al menù da portare in tavola, a maggior ragione bisogna pensare bene
a ciò che viene trasmesso da radio, tv, siti web cattolici. Infine, il presidente
del dicastero vaticano lancia l’invito ai comunicatori a rinnovare la propria vita
“come discepoli del Signore” ed augura a tutti un sereno Natale. (A cura di Isabella
Piro)