2010-12-13 14:43:31

Argentina: la Chiesa offre la sua mediazione per il conflitto di Villa Soldati


L'arcivescovo di Buenos Aires, il cardinale Jorge Bergoglio, ha chiesto ai sacerdoti che lavorano nell'area della Pastorale sociale di compiere gesti che contribuiscano a spegnere il conflitto che si è creato nella zona di Villa Soldati. La capitale federale infatti sta vivendo momenti difficili per l'occupazione dei terreni del Parco Indoamericano nella zona "Soldati" da parte di quanti non hanno un posto dove vivere. Secondo le informazioni locali, tra gli occupanti c’è anche un contingente di immigrati giunti nel Paese negli ultimi anni. A causa degli scontri con le forze di polizia sono morte quattro persone: 2 boliviani, un paraguaiano e un altro non identificato. La Commissione episcopale per le Migrazioni ha denunciato che alcuni personaggi politici avevano previsto da mesi l'occupazione dei terreni del Parco Indoamericano. “Gli incidenti perpetrati in questi giorni non sono il risultato di una decisione maturata da un momento all'altro, ma lasciano intravedere la loro origine negli operatori politici che da mesi avevano programmato questa iniziativa, pensando alla vigilia di una prossima scadenza politica” ha dichiarato mons. Ruben Oscar Frassia, vescovo di Avellaneda e presidente della Commissione episcopale delle Migrazioni e del Turismo. "Dobbiamo raggiungere la pace" ha detto padre Carlos Acaputto, presidente della Pastorale sociale, che si è recato a Villa Soldati insieme ad altri membri della Pastorale sociale. La delegazione ha incontrato prima alcuni leader dei residenti nella parrocchia di San Juan Diego, poi ha fatto un ampio giro nella zona del conflitto. “Siamo stati a dialogare con i vicini e con i parroci della zona, per trovare una soluzione al conflitto. Crediamo che la strada giusta sia quella della pace e la violenza è solo un ostacolo alla soluzione del problema” ha detto padre Acaputto. Un comunicato emesso dalla Sede regionale della Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Oim), pervenuto all’agenzia Fides, condanna le violenze avvenute nella zona di Villa Soldati, inoltre “la Oim si rammarica per le espressioni xenofobe sulla presenza di immigrati provenienti da Paesi vicini nella città di Buenos Aires e per la stigmatizzazione e la discriminazione contro di loro. A sua volta, esprime la sua profonda preoccupazione per le dichiarazioni pubbliche di alcuni funzionari della città che collegavano la presenza degli stranieri con la criminalità e il traffico di droga e criticavano le attuali leggi sull'immigrazione, che sono considerate esemplari nel mondo.” (R.P.)







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