2010-12-12 15:13:24

Attentato kamikaze a Stoccolma, si segue la pista del terrorismo di matrice islamica


Attentato kamikaze nel cuore di Stoccolma. E’ accaduto, ieri sera, in una delle principali vie commerciali delle città. Un morto e due feriti è il bilancio di una doppia deflagrazione ma per il ministro degli Esteri svedese Carl Bildt si è trattato di un attacco che avrebbe potuto fare una strage. Dieci minuti prima delle esplosioni una mail minatoria è stata inviata ad un’agenzia di stampa. Dura la condanna del premier Reinfeldt che assicura: difenderemo la democrazia. Il servizio di Cecilia Seppia:RealAudioMP3

Una prima esplosione alle 16.50 ora locale, nel cuore dello shopping di Stoccolma, l’altra a pochi secondi di distanza e la Svezia piomba nell'incubo del terrorismo: una persona è morta, altre due sono rimaste ferite, ma il ministro degli Esteri, Carl Bildt, e' convinto che l’attentato di ieri avrebbe potuto avere conseguenze "catastrofiche". Vicino al luogo delle deflagrazioni è stato trovato il cadavere di quello che probabilmente era uno dei kamikaze. Secondo il quotidiano "Aftonbladet” l’uomo avrebbe avuto addosso altre sei cartucce collegate di cui una sola è esplosa e uno zaino pieno di chiodi. Pochi minuti prima l'agenzia di notizie "TT" aveva ricevuto un file audio in svedese e in arabo che minacciava attentati per la presenza di truppe in Afghanistan. "I nostri atti parleranno da soli", recitava il messaggio e le azioni proseguiranno "fino a che non si fermi la guerra contro l'Islam”. Poi il riferimento al vignettista svedese Lar Vilks, già nel mirino del fondamentalismo islamico per aver fatto delle caricature di Maometto. I seguaci di Osama Bin Laden, parlano attraverso Internet e si dicono convinti che l'attentatore sia uno di loro ed esultano per l'azione compiuta. E mentre i servizi di intelligence sono al lavoro seguendo la pista del terrorismo di matrice islamica il premier svedese Reinfeldt condanna l’attacco e assicura: “Difenderemo la democrazia”.

Iraq - attentato
Nuova ondata di violenza in Iraq. E' di 17 morti e 23 feriti il bilancio di un attentato suicida compiuto a Ramadi, città capoluogo della provincia irachena di Al Anbar. Un'autobomba è stata fatta detonare a un posto di blocco vicino al governatorato. Un altro attacco suicida, compiuto durante una processione a Baquba, è costato la vita a due pellegrini sciiti oltre all'attentatore. Massima allerta in città in vista della grande cerimonia dell'Ashura, prevista per venerdì.

Afghanistan - attacco contro le truppe Nato
In Afghanistan sei soldati dell’Isaf sono rimasti uccisi in un violento attacco dei ribelli nella zona meridionale del Paese. Lo ha reso noto in un comunicato la Forza Internazionale di Assistenza alla Sicurezza dell'Alleanza Atlantica (Isaf), senza fornire ulteriori dettagli. L'episodio, avvenuto oggi, è uno dei più sanguinosi per la Nato dall'inizio delle operazioni cominciate nel 2001. Con l’attentato di oggi sale a 692 il numero di militari stranieri uccisi quest'anno in Afghanistan.

Messico - 10 morti in scontri tra narcos
Almeno 10 persone sono morte in Messico e altre 20 sono rimaste ferite in seguito ad una lite, poi sfociata in uno scontro a fuoco, tra gruppi rivali di narcotrafficanti. E’ accaduto nella piazza principale di Tecalitlan, nello Stato di Jalisco a ovest di Città del Messico, nel pieno dei festeggiamenti della Vergine di Guadalupe, patrona del Paese.

Italia - intervento di Napolitano sulla crisi politica
Nuovo richiamo del presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano ad allentare le tensioni politiche in vista del voto di fiducia di martedì prossimo. Il capo dello Stato parla di una preoccupazione permanente ma assicura che non intende farsi schiacciare. E mentre proseguono le trattative tra Pdl e Fli, il Pd ieri in piazza a Roma è tornato a chiedere le dimissioni del premier. “Siamo di fronte ad una crisi seria e il bilancio di questi anni è disastroso”, ha detto il leader del partito Bersani.

Italia - cerimonia di commemorazione per la strage di Piazza Fontana
41 anni fa alle ore 16.37, una bomba collocata nel salone centrale della Banca nazionale dell’Agricoltura a Milano provocava la morte di 17 persone e il ferimento di altre 80. La prima strage degli anni di piombo sarà ricordata nel pomeriggio con una cerimonia ufficiale, la deposizione di corone e l’omaggio dei familiari a cui è giunta la solidarietà del presidente Napolitano. Assoluzione per gli indagati, militanti di Ordine Nuovo, e nessun procedimento giudiziario in corso: la strage dopo 41 anni rimane impunita. “Ricercare la verità resta un preciso dovere da compiere”, scrive il presidente del Senato Schifani in un messaggio ai familiari delle vittime, che oggi non vogliono polemiche, come spiega al microfono di Gabriella Ceraso il presidente dell’associazione che le riunisce, Carlo Arnoldi:RealAudioMP3

R. – Non facciamo intervenire politici, per evitare strumentalizzazioni, noi vogliamo che il dodici dicembre, per lo meno alle 16.30, sia un ricordo dei nostri morti. Vogliamo che sia una commemorazione e che non ci sia, come l’anno scorso, la concentrazione verso gli organi del Comune, della Provincia, della Regione, che a noi non ha fatto per nulla piacere.

D. – La strage di Piazza Fontana è una delle tante ancora incompiute, lo si è detto tante volte, una strage su cui vige ancora il segreto di Stato, sui documenti rimasti custoditi a Catanzaro...Una materia delicata, di recente, l’appello al Quirinale e al governo, proprio sul segreto di Stato. C’è la legge, ma non si riesce a sbloccare, qual è la vostra posizione in merito, e qual è anche il vostro auspicio?

R. – L’appello l’abbiamo fatto tutti insieme, noi, famigliari delle vittime di Brescia, Bologna e tantissime persone. Anche l’anno scorso, il 7 dicembre noi avevamo consegnato al presidente Napolitano una richiesta perché finalmente si possa arrivare agli atti attuativi per poter superare il segreto di Stato. Quest’anno lo facciamo con ancora più forza, non ci aspettiamo di avere delle grosse verità, però sarebbe bello che gli storici, ma anche noi cittadini comuni potessimo arrivare anche ad una verità giudiziaria, dopo che la verità storica è stata scritta da tutti i processi.

D. – Qual’ è, secondo lei, il motivo per cui non si va avanti?

R. – Manca la volontà di fare i decreti attuativi per poter aprire gli armadi, hanno fatto la legge dopo trent’anni, ma non hanno fatto i decreti attuativi.

D. – Secondo i vostri legali, sarebbe possibile riaprire le indagini sulla strage di Piazza Fontana?

R. – La volontà nostra e del nostro legale c’è, ci sono le testimonianze di alcuni pentiti che gli esplosivi usati per Piazza Fontana sono quelli di Brescia, però secondo me non si riaprirà più. Noi, la nostra forza, è quella di andare avanti, parlare con i giovani e cercare di fare capire quello che è successo in quegli anni e che questo non venga dimenticato. (ma)

Bangladesh - manifestazioni
Decine di migliaia di operai hanno partecipato oggi in Bangladesh ad una manifestazione di protesta contro le riduzioni salariali nel settore tessile, volute dal governo. In particolare, nella capitale Dacca e a Chittagong, nel sud-est del Paese asiatico si sono verificati scontri tra manifestanti e forze dell’ordine: almeno 3 civili sono rimasti uccisi, decine invece i feriti.

Territori palestinesi - tensione tra Hamas ed Al-Fatah
Sale la tensione fra le correnti politiche palestinesi dopo la decisione di Hamas a Gaza di condannare a morte 3 membri locali di Al-Fatah. Una corte li ha giudicati responsabili dell’uccisione dell'imam Mohammed Rafati, durante gli scontri armati del giugno 2007. Un portavoce di Al Fatah ha dichiarato che le condanne sono inaccettabili e rischiano di innescare una catena di ritorsioni.

Nave italiana in avaria a largo di Alessandria d’Egitto
Rischia di affondare, al largo di Alessandria d'Egitto, la Jolly Amaranto, una portacontainer italiana di diecimila tonnellate con a bordo 21 uomini, camion e container contenenti anche merci pericolose, alcuni dei quali già finiti in mare. La nave è da ieri in balia di onde alte fino a 13 metri di altezza, per un'avaria ai motori. Le proibitive condizioni del mare hanno impedito finora l'arrivo dei soccorsi, ma le previsioni di un miglioramento fanno sperare che la nave possa essere raggiunta da due rimorchiatori già partiti da Creta e da Alessandria d'Egitto.

Forte ondata di maltempo in Israele.
Si accentua l'ondata di maltempo che da ieri si è abbattuta sul Medio Oriente colpendo in particolare Israele. Una violenta mareggiata ad Ashdod, a sud di Tel Aviv, ha provocato l'affondamento di una nave cargo moldava. Tratti in salvo gli 11 membri dell'equipaggio. Nella notte non sono mancati black out alla rete elettrica, provocati da cadute di alberi, per le forti raffiche di vento. (Panoramica internazionale a cura di Cecilia Seppia)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIV no. 346

E' possibile ricevere gratuitamente, via posta elettronica, l'edizione quotidiana del Bollettino del Radiogiornale. La richiesta può essere effettuata sulla home page del sito www.radiovaticana.org/italiano.







All the contents on this site are copyrighted ©.