L’Acnur all’Europa: rispetti il diritto all’asilo dei rifugiati
L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Acnur), ha lanciato un appello
a Frotex, l’Agenzia europea per le frontiere esterne, affinché si adoperi perché il
diritto d’asilo non venga minacciato dalla tendenza ad applicare politiche di frontiera
più restrittive. “L’Europa – sottolinea l’Acnur – non deve dimenticare che tra coloro
che cercano di entrarvi ci sono anche persone che hanno bisogno della protezione internazionale
e le cui vite sono in pericolo”. La differenza tra migranti e richiedenti asilo, infatti,
è la seguente: mentre i primi sono tutti coloro i quali partono alla ricerca di un
lavoro e di nuove opportunità economiche; i secondi scappano da persecuzioni e contesti
violenti o di guerra e non possono tornare a casa finché la situazione non cambia.
Per questi ultimi, trovare protezione in Europa è sempre più difficile, come si può
facilmente evincere dai dati sugli arrivi via mare in Paesi come l’Italia, la Grecia,
Cipro e Malta, progressivamente diminuiti negli ultimi due anni fino al 72,5%. Due
terzi degli arrivi si sono verificati in Grecia: nella regione di Evros, in particolare,
si registra una controtendenza, cioè un aumento degli sbarchi del 415%. L’Acnur, infatti,
ha chiesto all’Unione Europea di aiutare questo Paese affinché il suo sistema di asilo
raggiunga standard adeguati. Nel corso dell’ultima settimana, inoltre, in occasione
dell’annuale High Commissioner’s Dialogue a Ginevra, l’Alto commissario António Guterres
ha lanciato un appello per giungere finalmente a un accordo per la suddivisione degli
oneri con i Paesi più poveri che ospitano i quattro quinti dei rifugiati nel mondo.
Le politiche di controllo dei confini che bloccano indiscriminatamente gli arrivi,
infatti, spingono i richiedenti asilo a cercare vie di fuga alternative e ancora più
pericolose. (R.B.)