Kosovo: prime elezioni parlamentari dalla proclamazione dell'indipendenza dalla Serbia
Vigilia elettorale in Kosovo dove domani 1,6 milioni di aventi diritto si recheranno
alle urne per le prime legislative dopo l’indipendenza dalla Serbia proclamata unilateralmente
nel febbraio 2008. Tra i 29 partiti in lizza, le maggiori chance di successo sembra
averle il Partito Democratico del Kosovo (Pdk) seguito dalla Lega democratica. A tutt'oggi
sono 72 i Paesi, tra cui 22 dell'Ue, a riconoscere il Kosovo indipendente, mentre
per gli altri resta una provincia autonoma della Serbia. Il servizio di Cecilia Seppia:
Dopo la chiusura
alla mezzanotte di una campagna elettorale durata solo dieci giorni, in Kosovo si
osserva oggi una giornata di silenzio in vista del voto di domani per le prime elezioni
legislative dalla proclamazione di indipendenza, anticipate di mesi per poter risolvere
la crisi di governo, apertasi con le dimissioni del presidente Sejdiu. 29 i partiti
in lizza, 120 i seggi in palio, dei quali 10 andranno alla minoranza serba e altri
10 alle altre minoranze. Le maggiori chance di successo sembra averle il Partito Democratico
del Kosovo, il Pdk, che fa capo al premier uscente Thaci, al secondo posto la Lega
Democratica, Ldk, del sindaco di Pristina, Mustafa, notevoli passi avanti ha fatto
registrare il movimento Autodeterminazione guidato dal giovane Albin Kurti e forse
riusciranno a superare lo sbarramento del 5 per cento anche l’Alleanza per il futuro
(Aak) e l’Alleanza per il nuovo Kosovo (Akr). Sul voto che sarà monitorato da 200
osservatori internazionali pesa però l’appello al boicottaggio lanciato dalla popolazione
serba del nord che si rifiuta di rispettare le leggi di Pristina, restando invece
fedele a Belgrado. Sullo sfondo di un auspicato dialogo tra i due governi, l’Onu punta
gli occhi sul piccolo Paese balcanico che se da un lato guarda all’Europa dall’altro
resta alle prese con una grave crisi economica, con un tasso altissimo di corruzione
e criminalità.