2010-12-11 14:04:24

I vescovi olandesi: azione ferma contro la pedofilia


La Conferenza episcopale olandese è determinata ad intraprendere “un’azione ferma” contro gli abusi sessuali sui minori. Lo ha confermato il portavoce dei vescovi Pieter Kohnnen, commentando i risultati dell’inchiesta della Commissione indipendente incaricata dalle autorità olandesi di indagare sugli abusi commessi nei Paesi Bassi dal 1945 ad oggi. La Commissione – lo ricordiamo - è stata istituita ad agosto, dopo lo scandalo scoppiato la scorsa primavera, sull’onda di quanto accaduto nel vicino Belgio, in seguito alle denunce di presunti casi di pedofilia commessi in un istituto salesiano negli anni '60-'70. I risultati dell’indagine sono stati presentati giovedì in una conferenza stampa all’Aja dal presidente della commissione, l’ex Ministro dell’istruzione Wim Deetman. Dal mese di marzo, quando è scoppiato lo scandalo, sono state presentate 1.975 denunce, 100 volte più della media annuale in Olanda. L’inchiesta ha inoltre messo in evidenza che “Hulp & Recht” (Aiuto e Diritto), l’organizzazione istituita dalla Conferenza episcopale nel 1995 per assistere le vittime di abusi non è riuscita ad aiutare in modo adeguato queste persone. La Commissione Deetman propone quindi una “drastica riorganizzazione” di “Hulp & Recht” se non la creazione di un’organizzazione completamente nuova. Per altro verso, Deetman si è detto “molto soddisfatto” della piena collaborazione ricevuta in questi mesi dalle autorità ecclesiastiche olandesi. Una soddisfazione condivisa dal portavoce dei vescovi: “Siamo grati a questa commissione per le sue raccomandazioni tempestive e per la professionalità dimostrata e ribadiamo la nostra ferma condanna di ogni forma di abuso sessuale”, ha detto Kohnnen in un’intervista all’agenzia Cns, ricordando che erano stati proprio i vescovi a sollecitare un’inchiesta esterna, ampia e indipendente. “La Chiesa deve assumersi le sue responsabilità per quanto è successo ed è comprensibile che essa abbia perso la fiducia della gente”, ha aggiunto il portavoce. In una dichiarazione diffusa nella stessa giornata di giovedì, la Conferenza episcopale ha ribadito la propria determinazione in questo senso: “Nella Chiesa – si legge tra l’altro nel testo - non ci può essere spazio per gli abusi sessuali che sono contro il Vangelo, la dignità della persona umana e l’inviolabilità del bambino”. (A cura di Lisa Zengarini)







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