2010-12-10 15:57:44

Nobel per la Pace a Liu Xiaobo: il diploma sulla sedia vuota per il dissidente cinese in carcere


Si è tenuta oggi ad Oslo la cerimonia di conferimento del premio Nobel per la Pace al dissidente cinese, Liu Xiaobo, che sta scontando una condanna a 11 anni per “incitazione alla sovversione”. Poco prima del conferimento è arrivato anche un nuovo appello del presidente statunitense Obama per liberazione del dissidente cinese. Tensione a Pechino: nei giorni scorsi oltre 250 attivisti cinesi per i diritti umani sono stati arrestati per evitare che si potessero recare nella capitale norvegese. Il servizio di Marco Guerra:RealAudioMP3

Il diploma e la medaglia del premio Nobel per la Pace, Liu Xiaobo, sono stati poggiati sulla sedia vuota dove avrebbe dovuto sedersi il dissidente cinese, che sta scontando 11 anni di carcere in Cina per sovversione. Il gesto del presidente del Comitato del Nobel, Thorbjoern Jagland, è il momento culminante della cerimonia di conferimento tenutasi nel municipio di Oslo. Liu “ci ricorda Nelson Mandela” ha poi detto Jagland, nel ricordare che il premio “non viene mai assegnato per offendere”, ma piuttosto per “mettere in relazione diritti umani, democrazia e pace”. Liu “ha solo esercitato i suoi diritti civili, deve essere rilasciato", ha infine esortato il presidente del Comitato unendosi all’appello lanciato pochi minuti prima dalla Casa Bianca per la liberazione dell’attivista cinese. “Merita il Nobel più di me”, ha inoltre sottolineato il presidente americano, Barack Obama. Ma quella del vincitore del Nobel per la Pace 2010, Liu Xiaobo, non è l’unica assenza significativa che si è registrata nella capitale norvegese. La reazione contraria di Pechino, che ha definito il conferimento una “farsa tribale”, ha suscitato un aspro dibattito internazionale. Almeno 19 Paesi, fra cui Russia ed Egitto, non hanno presenziato alla cerimonia per motivi di opportunità politica. La polizia cinese ha invece rafforzato le misure di sicurezza volte a impedire che l'avvenimento venga celebrato da amici e sostenitori di Liu. I siti web di alcuni mezzi di comunicazione internazionali sono inaccessibili da ieri in tutta la Repubblica popolare. Secondo il gruppo Chinese Human Rights Defenders, l'attivista e amico del Premio Nobel, Zhang Zuhua, gli avvocati democratici Li Fangping e Teng Biao, il giornalista Gao Yu e altre decine di persone sono state costrette a lasciare la capitale e vengono sorvegliate a vista. Tuttavia, a Pechino, si è svolta una manifestazione di protesta di fronte alla sede delle Nazioni Unite per chiedere la scarcerazione di Liu Xiaobo.








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