2010-12-10 09:59:07

Appello di leader internazionali per un referendum pacifico e corretto in Sudan


Assicurare che il referendum per l’indipendenza del Sud Sudan si svolga in modo corretto, pacifico e nella data prefissata il 9 gennaio 2011 e soprattutto che i risultati vengano rispettati da tutte le parti in gioco. È l’appello comune rivolto da un gruppo di eminenti personalità politiche internazionali a un mese esatto dalla consultazione che dovrà decidere il futuro assetto del Paese. Del gruppo, una sorta di Comitato di saggi costituito nel 2007 dall’ex presidente sudafricano Nelson Mandela e presieduto dal Premio Nobel per la Pace Desmond Tutu, fanno parte l’ex segretario generale dell’Onu, Kofi Annan, diversi attivisti ed ex capi di Stato e ministri tra i quali Jimmy Carter, l’irlandese Mary Robinson e il brasiliano Fernando Henrique Cardoso. “Questo è un momento critico per il popolo del Sudan e per il continente africano. Se le cose dovessero mettersi male, c’è un’alta probabilità che riprenda il conflitto e dobbiamo fare il possibile per evitare che ciò avvenga, perché la gente ha sofferto abbastanza”, ammonisce il vescovo Tutu. Tra le altre cose – riferisce l’agenzia cattolica africana Cisa - si chiede ai dirigenti sudanesi di trovare un accordo sul futuro status dei cittadini sud-sudanesi residenti nel nord qualora vinca il sì. Le recenti dichiarazioni di alcuni esponenti del governo di Khartoum in merito, infatti, fanno temere il peggio, ossia la loro possibile espulsione. Inoltre, viene espressa preoccupazione per l’attuale stallo nell’area di Abyei, un territorio di confine la cui popolazione dovrebbe essere chiamata a votare un referendum distinto da quello del Sudan meridionale, per decidere se il suo territorio farà parte Nord o del Sud. L’ex segretario generale dell’Onu Kofi Annan insiste, da parte sua, sul ruolo centrale della comunità internazionale prima e dopo la consultazione. D’accordo con lui Lakhdar Brahimi, ex ministro degli esteri algerino: “Qualunque sia l’esito del referendum – ha detto - il mondo deve continuare ad assicurare che il governo di Khartum e quello del Sud e tutti i rappresentanti politici tengano fede alla promessa di una trasformazione democratica in tutto il Paese”. (A cura di Lisa Zengarini)







All the contents on this site are copyrighted ©.