Terra Santa: tavole rotonde su Natale e temi sociali
Violenza sociale e familiare, soprattutto tra i giovani e nelle scuole: su questi
temi l’associazione “Voi siete miei fratelli” ha organizzato nei giorni scorsi a Kafr
Yassif, in Terra Santa, una tavola rotonda. Circa 200 i partecipanti che hanno ascoltato
tra gli altri mons. Giacinto Boulos Marcuzzo, vicario patriarcale per Israele, che
a partire dalla Bibbia, da alcuni esempi della storia e dell’attualità, ha cercato
di mostrare come “la violenza nasce in fondo sempre nel cuore di una persona” e che
“non bisogna certo sottovalutare la forza delle circostanze e le responsabilità della
politica” anche se “la causa e dunque la soluzione sono interne e si trovano nel cuore
della persona e quindi nell’educazione della famiglia, della scuola, della religione
e dei mezzi di comunicazione”. Gli interventi, si legge sul sito www.lpj.org, hanno
dato origine ad un dibattito assi vivace che ha coinvolto cristiani, drusi e musulmani
in un confronto costruttivo. Sempre nei giorni scorsi, a Rameh, invece l’Associazione
ecumenica “Shabab al-Kanissah” (giovani della Chiesa) ha coordinato, d’accordo con
i parroci, Abuna Ilario Antoniazzi per i latini, Abuna William Abushqara per i melkiti
e Abuna Georgius Khoury per gli ortodossi, una tavola rotonda a tre voci dal titolo:
“Come prepararci a un Natale d’unità ?”. hanno parlato mons. Boutros Mouallem, greco
melkita, che ha trattato il tema “I significati di Natale a partire dalla liturgia
e dall’icona”; mons. Giacinto Boulos Marcuzzo, che ha sviluppato “Il Natale della
storia e della teologia per l’unità nella tradizione e nella vita” e mons. Atallah
Hanna, ortodosso, che ha proposto “Il Natale nello spirito e nella carità per l’unità
della Chiesa”. Le reazioni e domande del pubblico hanno lasciato emergere soprattutto
la necessità, almeno sociale, di unificare le feste. (T.C.)