Sakineh Mohammadi Ashtiani e' stata liberata. Lo conferma il Comitato internazionale
contro le esecuzioni, organizzazione che ha sede in Germania. La donna era stata condannata
a morte per adulterio ed il presunto omicidio del marito. Il figlio e l'avvocato,
Sajjad Qaderzadeh e Javid Hutan Kian, anche loro tornati in libertà, erano stati arrestati
il 10 ottobre dagli agenti dell'intelligence iraniana, mentre stavano rilasciando
un'intervista a due giornalisti tedeschi, accusati poi di spionaggio.
Mina
Ahadi - presidente del Comitato internazionale contro la lapidazione - conferma che
anche i due reporter sono stati rilasciati. "La liberazione di Sakineh e di quanti
hanno lottato in suo favore - conferma Mina - è avvenuta ieri ed è anzitutto il frutto
delle pressioni internazionali su Teheran e della campagna mediatica in favore della
donna”.
Francesca Sabatinelli ha raccolto il commento di Zara Tofigh,
attivista e rappresentante in Italia di Iran Human Rights: