Presentazione del libro “La fede dei piccoli” con prefazione di mons. Georg Ratzinger
“La nostra fede non si limita alla preghiera, all’interiorità e alla razionalità.
La nostra fede afferra l’uomo intero. Tutto l’uomo è chiamato alla santità, e così
egli deve tendervi attivamente con tutti i suoi sensi. Molti sacerdoti aspirano ad
essere ‘moderni’, ‘al passo coi tempi ‘. Credono che la pietà popolare sia qualcosa
di superato e, passo dopo passo, la espellono dalla vita della Chiesa. Il protestantesimo
ha già abbandonato questa forma di pietà. Per i cristiani evangelici la Chiesa è presente
unicamente lì dove si prega e dove vengono amministrati i sacramenti”. E’ quanto si
legge nella prefazione scritta per il volume "La fede dei piccoli" edito dalla Libreria
Editrice Vaticana da mons. Georg Ratzinger, fratello di Benedetto XVI. “Ma così si
dimentica - aggiunge mons. Ratzinger - che la Chiesa è una realtà sempre presente
che riempie tutta la nostra vita e che aspira a coinvolgerla integralmente. Purtroppo
una simile tendenza ha cominciato a prender piede anche tra noi cattolici. Ci accorgiamo,
però, che lì dove viene praticata solo una ‘religione razionale’, la fede perde forza
e, prima o poi, scompare del tutto”. Il volume “La fede dei piccoli”, opera della
principessa Elisabeth von Thurn und Taxis, verrà presentato nell’ambito de “I Venerdì
di Propaganda: temi e autori” dalla stessa autrice oggi pomeriggio, alle ore 17.30,
presso la Libreria Internazionale Paolo VI di via di Propaganda Fide a Roma. E’ importante
– sottolinea infine mons. Georg Ratzinger – “che la pietà popolare continui a essere
curata e alimentata con entusiasmo, così che possano goderne anche le generazioni
future. La fede rimane viva solo se si rivolge a tutto l’uomo. E questo è il messaggio
che rivolgo ai giovani cristiani di oggi. E così sono particolarmente contento del
fatto che una giovane donna moderna, una giovane scrittrice, la voglia far conoscere
e amare proprio alla sua generazione, mostrando questo: la pietà popolare ci avvicina
a Gesù Cristo”. (A.L.)