Omaggio all'Immacolata. Il Papa: siamo tutti figli di Dio, senza distinzione di
nazionalità, colore o lingua
Siamo tutti figli di Dio, “una grande famiglia” senza distinzione di nazionalità,
di colore o di lingua: con queste parole, ieri pomeriggio, Benedetto XVI ha reso il
tradizionale omaggio alla statua dell’Immacolata di Piazza di Spagna, a Roma. Il messaggio
di Maria, ha ribadito il Papa, è quello di fiducia e speranza per il mondo intero.
Al suo arrivo, il Santo Padre è stato accolto dal cardinale vicario, Agostino Vallini,
dal sindaco della città, Gianni Alemanno, e da tantissimi fedeli. Il servizio di Isabella
Piro:
(canto)
È
un sole pallido quello che colora Piazza di Spagna all’arrivo del Papa, un sole che
esce a fatica dalle nubi gonfie di pioggia, ma che scalda i tantissimi fedeli e pellegrini
radunati ai piedi di Maria. D’altronde Benedetto XVI lo ricorda: quello che si riceve
dalla Madre di Dio è sempre molto di più rispetto a quello che si offre. Perché Maria
ci parla con la Parola di Dio e il suo messaggio è Gesù:
"Maria
ci dice che siamo tutti chiamati ad aprirci all’azione dello Spirito Santo per poter
giungere, nel nostro destino finale, ad essere immacolati, pienamente e definitivamente
liberi dal male. Ce lo dice con la sua stessa santità, con uno sguardo pieno di speranza
e di compassione, che evoca parole come queste: 'Non temere, figlio, Dio ti vuole
bene; ti ama personalmente'".
È rivolto a tutti il messaggio di
Maria, continua il Papa, “anche a chi non ci pensa, a chi non ricorda neppure la Festa
dell’Immacolata, a chi si sente solo e abbandonato”, perché lo sguardo di Maria “è
lo sguardo di Dio su ciascuno”:
"Anche se tutti parlassero male
di noi, lei, la Madre, direbbe bene, perché il suo cuore immacolato è sintonizzato
con la misericordia di Dio. Così lei vede la Città: non come un agglomerato anonimo,
ma come una costellazione dove Dio conosce tutti personalmente per nome, ad uno ad
uno, e ci chiama a risplendere della sua luce. E quelli che agli occhi del mondo sono
i primi, per Dio sono gli ultimi; quelli che sono piccoli, per Dio sono grandi".
La
Madre di Dio è Colei che conosce più di tutti la potenza della grazia divina, afferma
Benedetto XVI, e sa che nulla è impossibile a Dio, “capace addirittura di trarre il
bene dal male”:
"Ecco, cari fratelli e sorelle, il messaggio che
riceviamo qui, ai piedi di Maria Immacolata. È un messaggio di fiducia per ogni persona
di questa Città e del mondo intero. Un messaggio di speranza non fatto di parole,
ma della sua stessa storia: lei, una donna della nostra stirpe, che ha dato alla luce
il Figlio di Dio e ha condiviso tutta la propria esistenza con Lui!"
Il
nostro destino, allora, è proprio questo: essere santi come Dio Padre, essere immacolati
come Gesù:
"…essere figli amati, tutti adottati per formare una
grande famiglia, senza confini di nazionalità, di colore, di lingua, perché uno solo
è Dio, Padre di ogni uomo".
Infine, il Papa chiede a Maria il conforto
per i malati, il coraggio per i giovani, il sostegno per le famiglie, affinché tutti
abbiano la forza di “rigettare il male e scegliere il bene”, anche quando questo “costa
e comporta l’andare contro-corrente”.