2010-12-08 14:37:51

“Nazaret patrimonio dell’umanità?” Primo colloquio internazionale dedicato alla città israeliana


Si è svolto presso l'hotel Al-‘Ayn di Nazareth il primo colloquio internazionale dedicato a questa città israeliana, sul tema “Nazareth: archeologia, storia e patrimonio culturale”. Per il Sindaco, Ramiz Jaraisy, come riferisce una nota del Patriarcato Latino di Gerusalemme, questo incontro è stato il primo passo verso la dichiarazione di Nazareth come patrimonio mondiale dell'Unesco. L'iniziativa è stata organizzata dall'Associazione Maria di Nazareth, con il sostegno della Commissione israeliana per l'Unesco, del Centro Culturale francese di Nazareth e del Centro Culturale italiano di Haifa. Tra le altre autorità, hanno partecipato alla sessione l'ambasciatore di Francia in Israele, Christophe Bigot e il vicario patriarcale per Israele, mons. Giacinto-Boulos Marcuzzo. In alcune dichiarazioni all’Agenzia Zenit, Omar Massalah, musulmano, segretario del Mediterranean Peace Forum e autore della proposta ha spiegato che dichiararare Nazareth patrimonio dell’umanità, “sarebbe il modo migliore di proteggere la città e di evitare che la trasformazione e la modernizzazione pongano fine all'anima di questo centro cittadino”. Dal canto suo, ha espresso la propria intenzione di parlare con i Paesi arabi “per sostenere la richiesta, perché non si tratta di un'iniziativa con una connotazione politica, ma di una questione culturale e di culto”. L'obiettivo condiviso è dunque promuovere una cultura della pace e del dialogo, soprattutto tra i credenti, e più concretamente tra cattolici e musulmani, che hanno molti valori comuni, come la venerazione per la Vergine Maria. “L'idea di questo colloquio internazionale - ha aggiunto Massalah - è nata dalla constatazione che Nazareth è per tutto il mondo un luogo conosciuto e di grande contenuto simbolico, ma il suo immenso patrimonio continua ad essere come un tesoro nascosto”. Inoltre secondo quanto ha affermato da mons. Marcuzzo vicario patriarcale per Israele nel suo intervento di apertura, la ricchezza e la varietà delle dimensioni biblica, spirituale, culturale e storica della città sono state esplorate solo da una parte molto ridotta dei suoi abitanti, dei ricercatori e dei pellegrini. “Nazareth, con la sua archeologia preistorica e le sue costruzioni europee moderne, la prima chiesa giudeo-cristiana e le Crociate fino al periodo ottomano, - ha detto il presule - rappresenta per la Chiesa la fonte e l'origine, il luogo dell'Incarnazione”. (C.S.)







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