Lettera del cardinale Bertone a nome del Papa per i 10 anni del Centro Giovanni
Paolo II a Loreto
Il Papa partecipa "con gioia" alla celebrazione con cui tutta la Comunità Lauretana
ringrazia il Signore "per la preziosa attività del Centro Giovanni Paolo II", a dieci
anni dalla sua nascita. E’ quanto scrive il cardinale segretario di Stato, Tarcisio
Bertone in una lettera inviata a nome di Benedetto XVI a mons. Giovanni Tonucci, arcivescovo
prelato di Loreto. Parlando di questo luogo come un importante punto di riferimento
per molteplici iniziative che hanno visto i giovani come protagonisti, il porporato
ricorda come nel corso dell'incontro internazionale giovanile che si tenne a Loreto
nel 1995, Giovanni Paolo II rivolgendosi alle migliaia di giovani provenienti da tutta
Europa disse: "Ecco la vostra casa"! Da quella entusiasmante esperienza nacque l'idea
di realizzare un Centro permanente, che potesse dare ospitalità a chiunque e che potesse
diventare una singolare palestra d'incontro e di dialogo tra la comunità cristiana
e le nuove generazioni. “Quanti si recano in pellegrinaggio al Santuario della Santa
Casa - spiega il cardinale Bertone - vengono carichi del proprio bagaglio esistenziale,
a presentare alla Vergine Lauretana le proprie aspirazioni, le speranze ma anche le
delusioni e le inquietudini" e "attendono da Lei, una risposta”. In questo luogo soprattutto
i ragazzi, provenienti da tutto il mondo possono fare la piacevole scoperta di non
essere soli, possono condividere le proprie esperienze, in altre parole, possono “vivere
l'incontro con gli altri come un vero evento di grazia”. Sottolineando le difficoltà,
i turbamenti, le complicazioni propri della fase giovanile dell'esistenza, il porporato
ribadisce l’importanza di questi incontri che aiutano i giovani a compiere un itinerario
di maturazione umana e relazionale, per giungere ad una maggiore conoscenza di sé
stessi ma soprattutto ad una più forte consapevolezza della presenza del Signore Gesù
nella loro vita. “Venendo a bussare alla porta di Maria Santissima - prosegue - essi
hanno avuto la gioia inaspettata di incontrare il Signore, e questo ha impresso una
svolta alla loro esistenza”. Quindi l’auspicio affinché ogni giovane, seguendo l’esempio
di Gesù che ha dato la vita per i propri amici possa giungere in questo luogo per
fare esperienza di un Dio, che lungi dall’essere solo un ideale è realmente vivo e
presente. (C.S.)