2010-12-07 14:37:12

I vescovi iracheni parleranno al parlamento europeo del dramma dei cristiani


“Saremo al Parlamento europeo dove illustreremo la nostra situazione reale e faremo sentire la nostra voce all’Europa raccontando la nostra paura ma anche la nostra intenzione di non lasciare il Paese”. Così il vicario patriarcale caldeo di Baghdad, mons. Shlemon Warduni, spiega all'agenzia Sir le motivazioni della visita di una delegazione di vescovi iracheni al Parlamento europeo in programma per il 14 e 15 dicembre prossimi. La delegazione sarà composta dallo stesso Warduni e dagli arcivescovi siro-cattolici di Baghdad e Mosul, mons. Matti Shaba Matoka e mons. Georges Casmoussa. L’iniziativa si colloca nel quadro di una serie di azioni volte a sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni internazionali sulle violenze anticristiane. Tra queste azioni anche la Giornata di digiuno per i martiri della cattedrale siro-ortodossa di Baghdad, fissata per il 9 dicembre, dal Consiglio dei capi religiosi cristiani in Iraq. “In questa prospettiva – aggiunge mons. Warduni - trova ulteriore significato la richiesta ai nostri fedeli di astenersi da feste e mondanità per le prossime feste natalizie”. La richiesta è contenuta in un messaggio dei vescovi delle diverse confessioni cristiane presenti in Iraq i quali chiedono anche ai loro fedeli di stare vicini alle famiglie in lutto e di partecipare alla Messa di Natale con questa intenzione. Un incoraggiamento unito alla prudenza nel visitare le chiese ma senza prestare attenzione alle voci di possibili attentati. Nell’intervista il vicario caldeo definisce “un passo avanti” l’istituzione, da parte del Governo, della commissione parlamentare e di una task-force della polizia per la protezione delle minoranze cristiane: “Non vogliamo privilegi ma solo il rispetto dei nostri diritti”. (M.G.)







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