Spagna: gruppi radicali impediscono al cardinale Rouco Varela di parlare all'università
Gruppi radicali hanno impedito al cardinale Antonio María Rouco Varela, arcivescovo
di Madrid, di pronunciare una conferenza all'Università Autonoma. Il porporato ha
deciso di cancellare l'atto quando il Governo spagnolo ha avvertito di non poter garantire
la sua sicurezza. Anche se l'arcivescovado di Madrid non ha pubblicato alcun comunicato,
Análisis Digital, pubblicazione della Fondazione García Morente, promossa dall'arcivescovado,
ricorda in un editoriale che l'intervento del presidente della Conferenza episcopale
spagnola si inseriva nei preparativi della Giornata Mondiale della Gioventù, “che
concentrerà a Madrid più di due milioni di giovani di tutto il mondo”. “L'atto non
ha potuto celebrarsi per le minacce di gruppi antisistema che avevano annunciato il
loro proposito di impedirlo con la violenza”, aggiunge. “Di conseguenza, gli universitari
non potranno ascoltare la voce del cardinale-arcivescovo di Madrid, che avrebbe parlato
loro del 'Dio sconosciuto' per gli spagnoli del nostro tempo, come fece San Paolo
nell'areopago di Atene. La differenza è nel fatto che mentre San Paolo ha potuto parlare
duemila anni fa del 'Dio sconosciuto' in tutta libertà, ora tutto un sistema democratico
si è arreso di fronte alla minaccia di un'azione violenta, rifiutando di garantire
la libertà e l'ordine nel campus universitario”, prosegue Análisis Digital. A suo
avviso, ci si trova “di fronte a un flagrante abbandono di funzioni da parte della
delegazione del Governo di Madrid, che si è rifiutata di difendere le libertà garantite
dalla Costituzione, in connivenza con le autorità accademiche che organizzavano l'atto
e che non hanno fatto nulla per difendere i loro studenti”. Secondo la pubblicazione,
“ciò che è avvenuto è una nuova dimostrazione del paradigma culturale che cerca di
imporre il laicismo aggressivo: tollerante con l'intolleranza dei violenti e implacabile
con un bavaglio a ogni voce che ricordi Dio e il senso dell'esistenza dell'uomo. Con
il paradosso aggiunto che la libertà e la verità danno fastidio laddove la conoscenza
dovrebbe avere un posto importante, all'Università”. Dal canto suo l'Osservatorio
antidiffamazione religiosa - riferisce l'agenzia Zenit - ha reso pubblico un comunicato
in cui lamenta che in Spagna non viene garantita sufficientemente la libertà religiosa.
“E' un episodio deplorevole il fatto che in un Paese che si definisce democratico,
un cittadino non possa recarsi per motivi di sicurezza dove è stato invitato a pronunciare
una conferenza su un tema come parlare di Dio”, ha affermato. (R.P.)