In Perù premio a mons. Barreto Jimeno, difensore della causa dei più poveri
L'Associazione coordinatrice nazionale dei diritti umani assegnerà il Premio annuale
dei Diritti umani "Angel Escobar Jurado" all'arcivescovo di Huancayo, mons. Pedro
Barreto Jimeno. Secondo le informazioni pervenute all’agenzia Fides, il premio riconosce
nella persona di mons. Barreto il prezioso "lavoro e contributo alla difesa dei diritti
umani, e il suo fermo sostegno per i più poveri". L'arcivescovo di Huancayo è stato
scelto come vincitore del premio per il comune accordo dell’organizzazione che riunisce
ottanta organismi attivi ed impegnati nella promozione e nella difesa dei diritti
umani. La cerimonia di premiazione si terrà il 10 dicembre presso l'auditorium del
Colegio Medico del Perù, nel quartiere di Miraflores. Ángel Escobar Jurado è stato
un difensore dei diritti umani durante gli anni del terrorismo, e sparì a Huancavelica
nel 1990. La notizia è stata diffusa ad una decina di giorni dal sostegno espresso
dalla Conferenza episcopale peruviana a mons. Barreto, dopo le aggressioni e le minacce
subite. “La Chiesa cattolica in Huancayo ha riaffermato il suo impegno per difendere
la vita, la salute, il lavoro dignitoso, la costruzione della pace avendo cura per
il creato, e in una dichiarazione esprime il suo pieno sostegno, la fiducia e la fedeltà
a mons. Pedro Barreto Jimeno, arcivescovo di Huancayo, in seguito agli attacchi che
ha ricevuto da un gruppo di abitanti di La Oroya”, si legge nella nota della Conferenza
episcopale. Gli eventi si sono verificati a La Oroya il 15 novembre, quando mons.
Barreto era presente alla conferenza stampa fatta da un team di avvocati americani
sulla causa giudiziale di una compagnia americana (la Renco Group e il suo azionista
Ira Rennert) per i danni recati ai bambini di La Oroya a causa dell'inquinamento ambientale.
Un piccolo gruppo di persone male informate o motivate da altri interessi, ha avuto
un comportamento violento e ha verbalmente attaccato l'arcivescovo, tentando di aggredirlo
fisicamente. Dell’aggressione hanno fatto le spese il personale della Pastorale sociale
dell'arcidiocesi e anche alcuni membri della Tavola rotonda ambientale regionale di
Junin. (R.P.)