Il segretario generale del Cec: la collaborazione con la Chiesa cattolica cresce di
giorno in giorno
Sabato scorso Benedetto XVI ha ricevuto il dott. Olav Fykse Tveit, segretario
generale del Consiglio Ecumenico delle Chiese (Cec). Pastore Luterano della Chiesa
di Norvegia, il dott. Tveit ha assunto il suo nuovo incarico il primo gennaio 2010.
Philippa Hitchen gli ha chiesto di parlarci del suo incontro con il Papa:
R. - We
had a very open and friendly conversation… Abbiamo avuto una conversazione
molto aperta e amichevole. Il Papa ha sottolineato, in modo molto cordiale ma anche
molto forte, l’importanza del lavoro del Consiglio Ecumenico delle Chiese e quindi
anche dell’incarico di nuovo segretario generale a cui sono stato chiamato. Ha espresso
anche il suo interessamento per come stiamo sviluppando e pianificando il lavoro
futuro. Lui stesso è stato impegnato nella nostra Commissione “Fede e Costituzione”
e quindi conosce molto bene questa specifica dimensione del nostro lavoro. E’ certamente
interessato al modo in cui affrontiamo le questioni teologiche e al fatto di come
sia possibile rafforzare il lavoro per un’unità visibile tra le Chiese.
D.
– Quali sono i suoi auspici per il dialogo con la Chiesa cattolica? R.
- I hope that the Roman Catholic Church can be even more involved in the work… Spero
che la Chiesa cattolica possa essere maggiormente coinvolta nel lavoro che facciamo,
potenziando così la nostra collaborazione, che è già molto vasta. Si tratta di una
cooperazione che cresce ogni giorno. Il Consiglio Ecumenico delle Chiese è una comunità
fraterna che riunisce Chiese di tutto il mondo e quando viaggio ed incontro rappresentanti
di Chiese che ne fanno parte, in molti casi, mi raccontano di quanto sia intensa la
collaborazione con la Chiesa cattolica, sia a livello locale che nazionale. Per me,
questa è la prova che le Chiese cristiane collaborano in molti contesti e in profondità
in tutto il mondo. (mg)