2010-12-06 15:01:17

Crisi politica in Costa d’Avorio: la Chiesa esorta al dialogo e alla calma


La Chiesa cattolica della Costa d’Avorio segue con attenzione la crisi politica scoppiata nel Paese dopo il ballottaggio presidenziale del 28 novembre e si propone come soggetto attivo nella mediazione tra i due leader politici che si sono dichiarati vincitori e si contendono sia la presidenza sia la guida del governo. L’Unione Africana ha inviato l’ex Presidente sudafricano Thabo Mbeki a mediare tra le due parti, “ma finora non vi sono spiragli per un’intesa, perché Gbagbo e Ouattara rimangono fermi sulle loro posizioni” dice all'agenzia Fides una fonte della Chiesa locale. Ieri mons. Jean-Pierre Kutwa, arcivescovo di Abidjan e portavoce del collettivo dei capi religiosi per le elezioni “pacificate”, nel corso della cerimonia di consacrazione di una nuova chiesa ad Abidjan ha rivolto un appello a Gbagbo ed a Ouattara perché siano ragionevoli ed ha invitato la popolazione alla calma. “Mons. Kutwa ha ricordato ai fedeli che Dio non abbandonerà la Costa d’Avorio ed è ancora possibile trovare una soluzione pacifica” afferma ancora la fonte di Fides. “Secondo un giornale dell’opposizione, negli ultimi giorni in alcuni scontri in diverse aree della Costa d’Avorio vi sarebbero stati 54 morti, ma questa notizia non trova spazio nei media legati a Gbagbo. Si tratta di un’informazione difficile da verificare. Per impedire la diffusione di notizie e “rumori” che incitano gli animi della popolazione, è stato bloccato il servizio di invio di messaggi di testo dei cellulari (SMS)” conclude la fonte della Chiesa locale. (M.G.)







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