Congo: appello del neo cardinale Monsengwo per la pace nell'est del Paese
Un forte richiamo ai politici perché rispondano alle attese della popolazione e un
appello a porre fine alla guerra nell’est della Repubblica Democratica del Congo.
Sono questi due dei passaggi più significativi dell’omelia del neo cardinale Laurent
Monsengwo Pasinya, arcivescovo di Kinshasa, pronunciata ieri nella Messa celebrata
nello stadio dei Martiri della capitale congolese. Si tratta della prima Messa presieduta
dal neo cardinale Monsengwo da quando è rientrato nel Paese da Roma, dove ha partecipato
al Concistoro del 20 novembre. Alla Messa hanno partecipato più di 100mila fedeli.
Presenti erano il Capo dello Stato, Joseph Kabila, insieme alla moglie, i Presidente
dei due rami del Parlamento, Evariste Boshab e Kengo wa Dondo, e il Primo Ministro,
Adolphe Munito. “Il potere che non si occupa del bene comune è un potere senza uno
scopo” ha affermato il cardinale Monsengwo. “Il potere ha senso solo se si ha cura
degli altri, dei poveri e dei diseredati”. Il porporato ha poi rivolto un appello
alle fazioni che si combattono nell’est del Paese perché depongano le armi: “invitiamo
le persone coinvolte in questa guerra a deporre le armi e a fare la pace nella giustizia
e nella riconciliazione. Il Papa ci chiede di impiegare tutte le vie del diritto nazionale
e internazionale per mettere fine alla guerra nel Congo in generale, in particolare
nell’est”. Il cardinale ha infine espresso la sua preoccupazione per il progressivo
impoverimento della popolazione, ed ha accennato allo sfruttamento delle immense risorse
naturali del Paese da parte di aziende straniere, delle quali non beneficia la maggioranza
dei congolesi. (R.P.)