Allarme Kenya. Nel 2011 cresceranno insicurezza alimentare, epidemie e conflitti
C’è preoccupazione per il futuro del Kenya, dove le agenzie umanitarie prevedono per
il 2011 l’acuirsi di epidemie, conflitti armati e insicurezza alimentare, come pure
l’incremento del flusso di profughi provenienti dalla Somalia. L’allarme riguarda
soprattutto la difficoltà di raggiungere i popoli più bisognosi a causa delle piogge
che da circa un anno colpiscono il Paese e che hanno causato uno stato di povertà
ciclica nelle zone più aride: secondo fonti umanitarie ufficiali il numero dei beneficiari
di aiuti alimentari è passato da 3,8 milioni a 1,2 milioni, mentre una nota del Vice
ministro del Ministero dello Stato per i Programmi Speciali, Mahmoud Ali, riferisce
che nel Paese circa 250 mila adulti e 40 mila bambini con meno di cinque anni sono
affetti rispettivamente da malnutrizione moderata e acuta. Nel Paese la siccità e
la carenza di acqua favoriscono le epidemie di colera e nel 2009 sono stati registrati
8 mila casi. Inoltre durante i periodi di siccità aumentano i conflitti per l'acqua
e per i pascoli soprattutto nelle zone più aride, dove, secondo le previsioni, verranno
sfollate circa 10 mila persone. Al riguardo, urge una pianificazione di emergenza
per il probabile aumento di richieste di asilo tra i profughi del Sud – Sudan che
potrebbero essere 20 mila nel primo semestre del 2011 e circa 80 mila in più nel secondo
semestre. Non meno grave l’emergenza causata dal flusso di profughi provenienti dalla
Somalia: attualmente sono oltre 412 mila con un incremento mensile di 4 mila, ma il
governo prevede che entro la fine del 2011 raggiungeranno i 455 mila. Decisa la possibilità
di assicura un’assistenza umanitaria continua. (C.D.L.)