Il cardinale Bertone a Karaganda: il rispetto dei diritti di tutti è presupposto della
convivenza umana
Si conclude oggi la visita pastorale in Kazakhstan del cardinale segretario di Stato
Tarcisio Bertone. Dopo aver partecipato nei giorni scorsi al vertice dell’Osce ad
Astana, il porporato ha celebrato stamani, a Karaganda, la Santa Messa nella cattedrale
di San Giuseppe. Per i cristiani – ha ricordato il cardinale Tarcisio Bertone durante
l’omelia – l’Avvento è un tempo di attesa e di speranza, di ascolto e di riflessione,
“purché ci si lasci guidare dalla liturgia che invita ad andare incontro al Signore
che viene”. Il porporato ha anche esortato i fedeli a testimoniare la carità “nell’amore
fraterno e nel servizio ai poveri, ai malati, agli esclusi” e ad essere “artefici
di riconciliazione e di pace”. Il servizio di Amedeo Lomonaco:
La festa
del Natale che si avvicina, ridesta negli uomini “una meravigliosa speranza nel progetto
di Dio” che, malgrado tutte le difficoltà presenti nel mondo, si realizza in Gesù.
Il messaggio spirituale dell’Avvento, tempo liturgico che ci prepara al Natale, ci
proietta “verso il ritorno glorioso del Signore”. Andare incontro alla Parola di Dio
– sottolinea il cardinale Tarcisio Bertone – significa anche “cambiare mentalità”:
“Chi vuole trovare Dio, deve continuamente camminare interiormente, andare in una
direzione diversa da quella che ci indica una mentalità materialista, individualista,
edonista”. Ogni giorno la realtà concreta che ci circonda – aggiunge il porporato
– irrompe “in tutte le circostanze della vita quotidiana”. Ma, in realtà, l’invisibile
è più grande e vale più di tutto il visibile. “Per sperimentare questa verità, è necessario
cambiare mentalità, superare l’illusione che l’uomo abbia solo una dimensione orizzontale,
visibile, e diventare sensibili e attenti nei confronti della sua dimensione verticale,
dell’invisibile”. Si deve dunque trasformare “il modo di pensare”, affinché Dio divenga
presente tra gli uomini e per mezzo degli uomini in tutte le terre del mondo. La missione
di ogni sacerdote è di annunciare il Vangelo, di preparare la strada del Signore e
non la propria, affinché “ogni fedele possa vivere l’incontro personale con Cristo
risorto”. Il cristiano – sottolinea poi il segretario di Stato – “deve inserirsi nell’ambiente
sociale in cui vive, in una realtà talvolta difficile, testimoniando l’amore di Dio”.
Il rispetto dei diritti di ciascuno, anche se di convinzioni personali diverse, è
“il presupposto di ogni convivenza autenticamente umana”. Il cardinale Tarcisio Bertone
ha anche ricordato sacerdoti che hanno dato grande testimonianza di fede durante il
periodo sovietico. Prima della Santa Messa nella cattedrale di Karaganda, il segretario
di Stato ha visitato i cantieri della nuova cattedrale cattolica dedicata alla Madonna
di Fatima e altre opere ecclesiali. In Kazakhstan, con oltre 15 milioni
di abitanti a larga maggioranza musulmana, vive una comunità cristiana ortodossa che
rappresenta circa il 13% della popolazione. I cattolici sono oltre 200 mila.