Convegno alla Lateranense sulla sfida della cura etica degli anziani
Il declino demografico e i molti risvolti di una popolazione sempre più anziana sono
stati presi in esame dalla conferenza “La sfida imminente della cura etica degli anziani”,
organizzata dall’Istituto Acton in collaborazione con il Pontificio Consiglio per
la Famiglia e l’Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia. A confrontarsi
ieri presso la Pontificia Università Lateranense, accademici, medici, politici, economisti
e religiosi di provenienza internazionale. Fra i relatori mons. Jean Lafitte,
segretario del Pontificio Consiglio per la Famiglia. Ascoltiamolo al microfono di
Cristopher Altieri:
R. - Oggi
abbiamo una proporzione di persone anziane nettamente superiore a quella che si aveva
negli anni Sessanta. Nei decenni che verranno è prevedibile che la percentuale di
persone anziane - di persone che hanno più di 60-65 anni - salirà in alcuni Paesi
al 30 per cento. Si è voluto esaminare dai diversi punti di vista - economico, sociale
ed anche antropologico - come affrontare questi problemi, tra i quali la cura degli
anziani: infatti non basta solo la ripartizione delle ricchezze, ma si tratta anche
di organizzare la vita sui principi fondamentali e naturali della solidarietà. Le
persone anziane rappresentano una ricchezza per la società, anche se sono nella necessità
di essere aiutate. Di questo dovrebbero prenderne coscienza non solo i giovani e le
famiglie, che stanno avendo in casa la presenza di un nonno o di una nonna di quanto
siano importanti i sentimenti di affetto nella loro cura, ma anche le autorità civili
ed i centri decisionali economici e politici. La questione demografica è stata sollevata
dalla Chiesa già 20 anni fa ed alcune delle soluzioni passano proprio attraverso una
nuova comprensione della famiglia, in quanto centro di solidarietà naturale, di amore
e di servizio alla vita umana. (mg)