2010-12-02 15:50:45

Nord Irlanda: appello di mons. Treanor contro povertà ed esclusione sociale


Un appello per “una nuova mobilitazione di partecipazione spontanea volta a contrastare la povertà e l’esclusione nella nostra società”. A rivolgerlo - riferisce l'agenzia Sir - è stato ieri da Belfast mons. Noel Treanor, vescovo di Down and Connor e delegato per l’Irlanda presso la Comece (Commissione episcopati Comunità europea), nel suo intervento al lancio del documento “Affrontare la sfida della povertà nell’Irlanda del Nord”, elaborato in collaborazione con la Northern Ireland Catholic Commission on Social Affairs, la Society of St. Vincent de Paul e il St. Mary’s University College. “L’Unione europea – Commissione, Parlamento e Consiglio europei – ha riconosciuto che un’efficace azione contro la povertà richiede la partnership attiva dei settori pubblico, privato e del volontariato come vettore chiave per incrementare le politiche e le azioni volte a promuovere l’inclusione sociale”, ha affermato mons. Treanor. Per questo la lotta contro la povertà esige “il mutuo riconoscimento delle rispettive competenze ed esperienze” di tutti “i settori coinvolti” in questo ambito. “C’è bisogno – ha aggiunto il vescovo - di un maggior numero” di persone che offrano volontariamente “sostegno concreto, parole di affetto e ascolto a chi è nel bisogno. Mentre si avvicina il Natale – osserva mons. Treanor – la gente è preoccupata. La fiducia è diminuita, scarsa la speranza nel futuro… Nell’Irlanda del Nord oggi non sono poche le famiglie a temere la prossima bolletta, a non poter accendere il riscaldamento, a non avere denaro per i regali ai bambini”. Secondo il documento presentato ieri, aggiunge il vescovo, “l’Irlanda del Nord rimane una delle aree più periferiche ed economicamente svantaggiate dell’Ue”, dove “circa 110mila minori vivono in povertà, più del doppio che nelle altre regioni del Regno Unito”. Povero è anche il 41% delle famiglie monogenitoriali e il 33% dei pensionati delle aree rurali. Alta la percentuale di “lavoratori poveri”. “La crescita della nostra economia sociale di mercato è vitale per lo sviluppo integrale di una futura economia in cui il profitto e il capitale siano al servizio delle persone” avverte mons. Treanor, secondo il quale “la partecipazione volontaria e l’azione sussidiaria sono il capitale d’impresa dell’economia sociale di mercato. Esse sono essenziali per guidare l’economia verso i suoi obiettivi umani e sociali”. Dal presule, infine, l’invito “alle sorelle e ai fratelli nelle Chiese cristiane” a “testimoniare e a lavorare per una società più coesa, condivisa e riconciliata”. (R.P.)







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