Messaggio del segretario generale dell’Onu per la Giornata per i diritti dei disabili
“Mantenere la promessa: inserire la disabilità negli Obiettivi di Sviluppo per il
Millennio”. Questo il tema della Giornata internazionale per i diritti dei disabili,
che verrà celebrata domani. Tra gli impegni presi al Summit per gli Obiettivi del
Millennio, nel settembre scorso, c’è infatti quello di migliorare la vita delle persone
con disabilità, fisiche, mentali e sensoriali, che colpiscono circa il 10% della popolazione
mondiale, concentrate nei Paesi in via di sviluppo, dove la percentuale raddoppia.
Persone spesso vittime di disoccupazione, private del diritto all’educazione e dell’accesso
a cure mediche adeguate. “Occorre che i governi facciano di più - scrive il segretario
generale dell’Onu Ban Ki-moon nel suo Messaggio per la Giornata – al fine di sostenere
le persone con disabilità. Questo significa rendere effettiva la Convenzione Onu sui
diritti delle persone con disabilità”. “In questa Giornata Internazionale, - sollecita
quindi Ban Ki-moon - riconosciamo che le battaglie contro la povertà, le malattie
e la discriminazione non saranno mai vinte senza delle leggi, delle politiche e dei
programmi specifici che rafforzino questo gruppo. Nonostante questi ostacoli - ricorda
ancora Ba Ki-moon - molte persone con disabilità hanno mostrato grande coraggio e
determinazione”. E se “continuiamo ad essere ispirati da coloro che riescono a raggiungere
i più alti livelli di realizzazione umana, questi successi – sottolinea il numero
uno dell’Onu - non devono oscurare le difficoltà cui devono far fronte le persone
che vivono in condizioni disperate e privati dei diritti, delle prerogative e delle
opportunità di cui godono i loro concittadini. Allora “impegniamoci - conclude il
segretario generale dell’Onu - per mantenere viva la promessa degli Obiettivi del
Millennio nella comunità delle persone con disabilità. E includiamole non solo come
beneficiari ma anche come importanti agenti per il cambiamento nella nostra campagna
dei prossimi cinque anni per raggiungere” quegli Obiettivi entro il 2015. (A cura
di Roberta Gisotti)