Usa: i vescovi plaudono la Risoluzione della Camera sui cristiani in Iraq
I vescovi degli Stati Uniti plaudono la Risoluzione 1725 della Camera dei Rappresentanti
che condanna i recenti attacchi contro le minoranze cristiane in Iraq e chiede all’amministrazione
americana di collaborare con il governo iracheno per proteggere le minoranze nel Paese.
“La nostra Conferenza episcopale saluta con favore questa risoluzione bipartisan
che servirà a richiamare l’attenzione sulla situazione delle comunità religiose vulnerabili
in Iraq”, si legge in una lettera firmata da mons. Howard Hubbard e da Jose H. Gomez,
presidenti, rispettivamente, delle Commissioni per la giustizia e la pace internazionale
e per i migranti della Usccb. I vescovi appoggiano in particolare l’idea avanzata
nella risoluzione di elaborare un piano di ampio respiro per garantire più sicurezza
e una maggiore rappresentanza in seno al governo iracheno alle minoranze religiose.
A questo proposito, essi rilevano come l’attacco del 31 ottobre contro la chiesa caldea
di Nostra Signora della Salvezza a Baghdad abbia lanciato “un terribile avvertimento
sulla spaventosa mancanza di sicurezza che ha condannato molti iracheni a vivere nel
terrore”. La Conferenza episcopale afferma di condividere anche la richiesta di garantire
una nuova sistemazione ai rifugiati iracheni e un loro rientro sicuro in patria. La
lettera conclude quindi con l’auspicio che la risoluzione, presentata lo scorso 18
novembre, sia approvata quanto prima: “La nostra speranza è che essa possa contribuire
all’obiettivo generale di arrivare a una ‘transizione responsabile’ che permetta di
ridurre la perdita di vite umane e affrontare la crisi dei rifugiati in Iraq”. (A
cura di Lisa Zengarini)