Napoli: iniziato il piano straordinario di raccolta dei rifiuti
Al via questa mattina a Napoli e in provincia il piano straordinario di raccolta dei
rifiuti a cui partecipano anche 400 militari. L’obiettivo è di arrivare ad azzerare
la situazione entro domenica. Ad agevolare le operazioni di raccolta sono stati i
dieci autocompattatori inviati dal Comune di Roma mentre domani dovrebbero giungere
quelli di supporto da Milano, Bari e Bologna. Già iniziati i conferimenti dei rifiuti
in altre province, in particolare nell’Avellinese e nel Casertano. L’emergenza e l’applicazione
del piano sarà anche al centro questo pomeriggio dell’incontro tra il ministro Fitto
con le Regioni. Sulla situazione Paolo Ondarza ha sentito mons. Raffaele
Ponte, parroco di Santa Maria di Costantinopoli a Napoli.
R. – Stiamo
vivendo ancora momenti di grande sofferenza, anche se – debbo dire – nel territorio
della mia parrocchia c’è un’attenzione – sia da parte degli abitanti, sia da parte
di coloro che vengono a ritirare la spazzatura. Se passo dalla mia parrocchia e giro
per alcune strade di Napoli, trovo ancora cumuli di rifiuti; per cui mi sembra che,
sia pure a macchia di leopardo, la cosa si vada in qualche modo risolvendo. Secondo
me, però, bisogna affrontare il discorso tenendo conto non soltanto della responsabilità
delle autorità locali, ma anche della collaborazione che noi dobbiamo offrire.
D.
– Gli occhi di tutta Italia – direi di tutta Europa, vista la recente visita dei commissari
Ue – sono puntati su Napoli. Questo come viene vissuto dalla gente?
R.
– Viene vissuto con grande tristezza, perché si corre il rischio di dare di Napoli
una immagine che non è quella giusta. Trasmettere immagini che presentano il disagio,
la situazione che spesso capita nelle nostre strade – e ripeto, non in tutte le strade
– significa anche dare un’immagine in qualche modo deformata.
D. – Cioè,
le immagini che vengono proposte non corrispondono del tutto alla realtà?
R.
– Certo! Corrispondono in parte alla realtà. Ci sono delle zone in cui effettivamente,
come noi vediamo in televisione, le strade sono intasate dalla spazzatura, dai cumuli
di rifiuti. Questo fa soffrire, anche se certamente sono delle realtà. Però, non è
sempre né ovunque così!
D. – E’ di oggi il coinvolgimento dell’esercito
per le strade di Napoli e la riunione del ministro Fitto con le Regioni. Ma, passata
questa fase di straordinarietà, ci vorrà una chiamata alla responsabilità da parte
della popolazione locale …
R. – Certamente. Ma questa chiamata alla
responsabilità c’è stata sempre, perché tanti di noi hanno aperto le loro parrocchie,
lì abbiamo collocato i primi cassonetti per la raccolta differenziata. Abbiamo cominciato
a sensibilizzare il territorio e le persone perché torni la legalità, torni la solidarietà,
torni la giustizia, tornino i valori …
D. – La settimana scorsa il cardinale
Sepe ha lanciato la proposta di un Giubileo speciale a Napoli, finalizzato a richiamare
le coscienze …
R. – Sì. Indubbiamente, il nostro arcivescovo già nelle
sue linee pastorali ha posto il discorso educativo e adesso lo ha rilanciato a 360
gradi, ponendo l’attenzione alla famiglia, alla scuola, ai luoghi nei quali si formano
le future generazioni … Vedo che il discorso educativo, specialmente in questo momento,
abbia ancora più importanza, perché se ciascuno di noi facesse la sua parte, a partire
dalle famiglie, dalla scuola, dagli adulti, insomma, allora penso che tanti problemi
si potrebbero affrontare e risolvere in tempi più brevi. (gf)