“Ridare la Luce 2010”: missione umanitaria in Ghana per combattere la cecità
Al via in Ghana un’importante missione umanitaria, denominata “Ridare Luce 2010”,
che ha come obiettivo quello di contrastare il problema della cateratta, vera e propria
piaga nel Paese africano che colpisce centinaia di persone ogni anno, riducendole
alla cecità. Protagonista dell’iniziativa - come riferisce l'agenzia Zenit- è l’Afmal,
Associazione Fatebenefratelli per i malati lontani che grazie ad un’equipe di una
ventina di persone, partirà il primo dicembre per raggiungere l’ospedale St. John
of God di Asafo, cittadina nel sud del Paese, a un migliaio di chilometri dalla capitale
Accra. Qui per quindici giorni, medici oculisti, infermieri, assistenti e volontari,
allestiranno un tavolo operatorio per poter effettuare interventi mirati agli occhi
e debellare la cosiddetta “malattia del fiume”. Seconda in classifica come causa infettiva
di cecità, in alcune zone dell’Africa occidentale questa patologia colpisce un uomo
su due con più di 40 anni di età. Inoltre nell’Africa sub-sahariana, la cecità rappresenta
una grossa emergenza non solo sanitaria ma anche sociale. Sanitaria, perchè colpisce
circa 2 milioni di persone, che non hanno la possibilità di ricorrere alle cure mediche
e chirurgiche. Sociale, perchè la malattia obbliga le persone che ne sono colpite
ad avere un accompagnatore, che in troppi casi è un “bambino guida” troppo sacrificato.
Durante i quindici giorni di permanenza in Ghana, inoltre, i medici italiani formeranno
i loro colleghi e gli infermieri africani affinché acquisiscano le conoscenze e le
tecniche per curare autonomamente, in futuro, le malattie degli occhi. Finora l’Afmal
ha dato vita a ben 21 missioni umanitarie (una in Marocco, sette in Mali, due in Benin,
una a Bali, tre in Togo e in Ghana, due in Tanzania e in Ciad), realizzando ad oggi
un totale di circa 6.000 interventi chirurgici e oltre 21.000 visite ambulatoriali.
(C.S.)