In un format televisivo l’esperienza spirituale di 5 ragazzi in Terra Santa
Il viaggio fisico e spirituale compiuto in Terra Santa da cinque ragazzi e la loro
guida: è il programma televisivo che parte domenica 5 dicembre alle 14.30 sul canale
digitale terrestre Boing. “6 in cammino” il nome del format. Non un reality, né un
documentario ma un tele-racconto ideato dalla Turner Italia con la produzione esecutiva
dell’Antoniano di Bologna. Il servizio di Debora Donnini.
“(musica
e voce): Sono le quattro del mattino, noi siamo in aeroporto e il nostro viaggio incomincia
esattamente adesso. Sarà un viaggio …”
Nazareth, il lago di Tiberiade,
Gerusalemme: sono le tappe che hanno percorso i cinque ragazzi fra i 15 e 18 anni
assieme alla loro guida di 29 anni, Manolo Martini, volto noto della tv. Dieci puntate
per raccontare un viaggio con lo zaino in spalla, non solo fisico ma anche spirituale,
attraverso i luoghi dove è vissuto e ha parlato Gesù e tramite incontri con realtà
locali: famiglie, persone che vivono nei kibbutz, esponenti di fede cristiana, ebraica
e musulmana. Manolo Martini ci racconta qual è stata la loro
giornata tipo.
“Sveglia intorno alle sei, si partiva da una tappa –
quindi si smontava la tenda o, se avevamo dormito in orfanotrofio, si rifacevano i
letti – si partiva per la tappa successiva. Si camminava sei-sette ore, a volte si
facevano brevi tratti in cui non ci si poteva spostare se non con il pulmino; poi,
ad un certo punto della giornata, di solito nel pomeriggio, ci fermavamo e leggevamo
la pagina del Vangelo relativa al luogo nel quale ci trovavamo. Lì c’era un momento
di confronto, quando cercavamo di capire che cosa quella pagina volesse dire per noi,
oggi”.
A scandire le tappe, dunque, la lettura della Bibbia. “6 in cammino”
non è solo un format nuovo, è anche l’espressione autentica e coraggiosa di quella
tv di qualità troppo spesso evocata e raramente presente nei palinsesti, dice
Jaime Ondarza, amministratore delegato di Turner Italia e Francia:
“E’
un programma che con grande onestà e in modo diretto non nasconde il fatto di essere
profondamente incentrato sulla potenza del messaggio evangelico come messaggio per
tutti”.
Il programma vuole trasmettere l’esperienza vera dei ragazzi,
con spontaneità, tanto che la telecamera è stata data anche a loro, ma senza entrare
morbosamente nell’intimità della loro vita. E dunque, dal 5 dicembre si potrà iniziare
a seguire il viaggio …