70 anni fa nasceva il Programma Lituano della Radio Vaticana
Il Programma Lituano della Radio Vaticana festeggia oggi i suoi primi 70 anni. Nel
1940, mentre la Seconda Guerra Mondiale era al suo secondo anno, infatti, Papa Pio
XII volle mandare un nuovo segnale di speranza e vicinanza attraverso le onde della
Radio Vaticana, questa volta rivolto al popolo lituano stremato dall’occupazione sovietica.
Cominciarono così il 27 novembre di quell'anno le trasmissioni regolari in lingua
lituana dell’Emittente pontificia, preparate dalla neo costituita Sezione lituana
della Radio Vaticana. Lo storico dei primi 50 anni di vita della nostra emittente,
Fernando Bea, nel suo volume ricorda che “per insistenza del Ministro della Lituania
presso la Santa Sede, Stasys Girdvainis, si mandava in onda un programma bisettimanale
in lituano”. Bea scrive inoltre che già “all’entrata in guerra dell’Italia, il 10
giugno 1940", la Radio Vaticana "trasmetteva con frequenza bisettimanale, o trisettimanale”
in lituano. Il Programma attraverso sette decenni di vita ha vissuto con preoccupazione
e vicinanza le molteplici vicissitudini del popolo lituano. Oltre alla guerra, tra
i periodi più difficili ci furono gli anni della dittatura sovietica, durante i quali
i rapporti diretti della Sede Apostolica con la Lituania furono impediti e le trasmissioni
in lituano della Radio Vaticana per gli ascoltatori in Patria costituivano l’unica
fonte di notizie sull'attività del Papa e la vita della Chiesa. Negli ultimi due decenni,
durante i quali la Chiesa ha potuto riacquistare la propria libertà in uno Stato indipendente,
il programma Lituano si è adeguato ai cambiamenti e anche grazie al contributo della
locale Radio Maria lituana, continua a produrre programmi sui diversi aspetti delle
attività del Santo Padre e la Sede Apostolica, la Chiesa Universale e le chiese locali.
Il primo Responsabile fu mons. Pranciškus Bučys MIC, padre mariano e poi vescovo di
rito orientale. I programmi in lituano furono temporaneamente soppressi alla fine
del 1942, forse per la mancanza di collaboratori, per essere poi ripresi nel 1946.
L’attuale responsabile è un laico, il dott. Jonas Malinauskas. (L.G.)