Haiti. Epidemia di colera inarrestabile: allarme dei Camilliani
“L'emergenza colera è incontrollabile”. A due giorni dalle elezioni politiche “si
spara nelle strade, tra i cadaveri sparsi dappertutto. La gente, non avendo alternative,
li ripone nei sacchi per la spazzatura e cerca fosse comuni dove depositarli”. E'
quanto ha riferito all’Agenzia Fides padre Antonio Menegòn, responsabile della Missione
Camilliana ad Haiti, alle prese con la gestione di questa ennesima emergenza che sta
devastando la martoriata isola. Si parla di oltre 1500 morti. I religiosi sono impegnati
nella distribuzione di farmaci, sostanze disinfettanti e aiuti di ogni genere per
la prevenzione e la cura, attraverso il progetto del Foyer Saint Camille che si sta
occupando dell'assistenza ai malati di colera. Secondo i Camilliani la situazione
è particolarmente critica in quanto le tensioni politiche e sociali hanno gravi ripercussioni
sulla possibilità di contenere la propagazione dell'epidemia. “Domenica 28 novembre
le elezioni si faranno comunque” ha affermato l’attuale Presidente di Haiti, René
Preval. La Conferenza Episcopale di Haiti ha invitato a “scegliere i dirigenti che
lavoreranno per tutto il popolo” e a non partecipare ad atti di violenza. La situazione
nel Paese infatti non è tranquilla, diversi gruppi politici hanno segnalato episodi
di intimidazione contro gli elettori.