La due giorni di Caritas italiana: tanti i temi in agenda, da Haiti all’Abruzzo
Sono stati tanti i temi affrontati nella due giorni della presidenza e del Consiglio
nazionale di Caritas italiana, riuniti a Roma sotto la guida del presidente, mons.
Giuseppe Merisi, vescovo di Lodi. Nell’occasione è stato accolto anche il nuovo membro
di presidenza, mons. Donato Negro, arcivescovo di Otranto. Tra i temi più importanti,
la situazione dei cristiani in Medio Oriente: il Consiglio nazionale si è unito alla
preghiera del Santo Padre per i cristiani perseguitati, soprattutto in Iraq, dove
Caritas italiana è presente da anni a sostegno della Caritas locale e accanto alla
popolazione. Molti, riferisce il Sir, anche i richiami alla situazione in Europa,
alla crisi e alla disoccupazione, ma anche al tema delle radici cristiane del continente:
nel dibattito sono emerse le questioni dell’integrazione, della solidarietà, dell’immigrazione
e delle difficoltà economiche che quotidianamente le famiglie devono affrontare. “C’è
stato poi un cenno alla recente Settimana sociale dei cattolici italiani, con il tema
del sud e il riferimento al federalismo – ha detto mons. Merisi – che ha sempre bisogno
della cifra della solidarietà accanto a quella della sussidiarietà, altrimenti si
rischia che i territori non siano messi in condizione di dare il loro apporto costruttivo”.
Il presule ha espresso anche l’esigenza di rilanciare, a livello diocesano, l’iniziativa
del Prestito della Speranza a sostegno delle famiglie. Sul fronte estero, si è parlato
dell’emergenza ad Haiti, dove si è verificata un’epidemia di colera e dove Caritas
ha investito già oltre 8 milioni di euro, e del Pakistan piegato dalle alluvioni,
per il quale è stato stanziato un altro milione. Il punto è stato fatto, infine, anche
sulla ricostruzione dell’Abruzzo, per la quale sono stati impegnati finora 20 milioni
di euro. L’anno prossimo Caritas italiana compirà 40 anni e festeggerà questo importante
traguardo con il 35.mo convegno nazionale delle Caritas diocesane sul tema “La Chiesa
che serve ed educa alla carità”. (R.B.)