Sri Lanka: le difficoltà degli ex bambini soldato ad avere una vita normale
Da quando il governo dello Sri Lanka, circa un anno fa, ha dichiarato vittoria contro
il Liberation Tigers of Tamil Eelam (Ltte), gli ex bambini soldato che militavano
tra le sue fila, sono tornati a casa, ma sono ancora tanti ad avere problemi di reinserimento
oltre a gravi ferite psicologiche e alla difficoltà di sentirsi riaccettati nella
società. Secondo le ultime stime dell'Unicef, tra il 2002 e il 2007, sono stati reclutati
oltre 6.900 bambini dal Ltte. Dagli anni 80, le tigri Tamil hanno arruolato forzatamente
bambini come sentinelle, e negli anni '90 anche per combattere. Al termine dei conflitti,
a maggio 2009, - riferisce l'agenzia Fides - il governo ha cercato di reintegrare
i bambini nella società offrendo loro assistenza e formazione professionale, e aiutandoli
ad iscriversi nelle scuole. Ad aprile scorso, il governo ha chiuso gli ultimi centri
per la riabilitazione degli ex bambini soldato nella città settentrionale di Vavuniya.
Secondo l'Unicef, 588 bambini sono rientrati in famiglia, nove sono rimasti in case
di accoglienza e altri 54 sono tornati nei collegi per studiare. I bambini hanno notevoli
meccanismi di difesa che possono anche bloccare il devastante trauma psicologico che
hanno subito. Con il tempo, molti sono riusciti a dimenticare o a mettere da parte
le loro terribili esperienze passate. Tuttavia il trauma della vita a contatto con
armi, morti, guerra, ha serie ripercussioni sulla loro crescita psicologica. Molti
hanno difficoltà a fidarsi e ad intraprendere relazioni con gli altri, oltre ad avere
problemi con la gestione della rabbia. Tutte questi fattori influiscono pesantemente
per il reinserimento nelle famiglie, nelle scuole e nelle comunità. (R.P.)