Rwanda: i missionari italiani chiedono la liberazione di un'oppositrice politica
“Liberate Victoire Ingabire”: è l’appello dei missionari italiani, diffuso dalla rivista
“Nigrizia”, in favore di Victoire Ingabire Umuhoza, in carcere dal 14 ottobre, principale
oppositrice politica dell'attuale regime ruandese del presidente Paul Kagame. La Commissione
giustizia, pace e salvaguardia del creato della Conferenza degli istituti missionari
italiani (Cimi) risponde all'appello della Piattaforma internazionale “Basta impunità
in Rwanda” e chiede all’opinione pubblica di mobilitarsi. “Dal giorno dell'arresto
– si legge nell’appello – Victoire Ingabire è tenuta ammanettata e nuda. È stato permesso
solo al suo avvocato di visitarla, mentre è stato negato alla Croce Rossa l'ingresso
al carcere. Victoire sta pagando la sua ferma e nonviolenta opposizione al regime
che, per impedirle di partecipare alle elezioni presidenziali, con prove irrisorie,
l'accusa di fiancheggiare un gruppo terroristico”. Le recenti ingiustizie in Rwanda
- riferisce l'agenzia Sir - sono già state denunciate da Amnesty international e dall'Alto
commissariato Onu per i diritti umani. “Il regime di Kagame, indifferente alle accuse
e contando sui crediti che l'Occidente gli concede in maniera costante – sottolineano
i missionari -, continua ad accanirsi in modo inumano e vergognoso contro i suoi oppositori
e contro chiunque, giornalisti compresi, critichi il suo regime”. (R.P.)