La Colombia in ginocchio a causa di un’eccezionale ondata di alluvioni
Il Papa ha ricordato oggi nel corso dell’Angelus le vittime e le centinaia di migliaia
di sfollati della tremenda ondata di alluvioni che nei giorni scorsi ha colpito la
Colombia. Secondo gli ultimi bilanci ufficiali, in 48 ore di piogge intense, le peggiori
che si ricordino negli ultimi 30 anni, sono morte 136 persone, mentre quelle coinvolte
sarebbero circa un milione e 300 mila. Inoltre, più di 120 mila ettari di terre coltivate
sono state completamente sommerse dall’acqua. Grave la situazione anche nella capitale
Bogotà, dove l’omonimo fiume ha raggiunto l’altezza record di 195 cm, ed è stato decretato
lo stato d’emergenza in 552 dei 1.100 municipi del Paese. Le condizioni peggiori,
però, si registrano nella parte settentrionale del dipartimento di Sucre, dove 250
mila persone hanno dovuto lasciare le proprie case. La Croce Rossa locale stima vi
siano circa 20 mila abitazioni danneggiate e 170 completamente distrutte. L’eccezionale
ondata di piogge, dicono gli esperti, è una conseguenza del fenomeno meteorologico
noto come La Niňa, che consiste nel progressivo raffreddamento delle acque dell’Oceano
Pacifico e secondo le previsioni, queste andranno avanti, con intensità variabile,
anche nel mese di dicembre. (R.B.)