2010-11-21 15:39:51

La Chiesa celebra la Giornata per le comunità di clausura


Oggi, memoria della Presentazione della Beata Vergine Maria, la Chiesa celebra la Giornata “pro orantibus”. Istituita oltre 50 anni fa, invita i fedeli a pregare per le religiose di clausura e specialmente per le monache e i monasteri che si trovano in particolari necessità. Ma come sono distribuiti oggi i monasteri nel mondo e dove si registrano nuove comunità? Tiziana Campisi lo ha chiesto a suor Giuseppina Fragasso, vicepresidente del Segretariato assistenza monache:RealAudioMP3  

R. – L’Europa ha senz’altro il primato per quanto riguarda i monasteri storici, in modo particolare l’Italia, la Francia e la Spagna. Dal 1988 a oggi anche nella Nord- America si è registrato un calo numerico e anche una crisi vocazionale: i monasteri erano 4.500, oggi sono 3.000. La realtà è invece opposta dove la Chiesa è più giovane, più entusiasta, più vivace. Per esempio in Africa, tra il 1988 e il 2008 le monache professe sono cresciute del 50 per cento e le comunità da 90 sono diventate 135, mentre in Asia da 186 sono diventate 265, quindi con una crescita del 71 per cento.

 

D. - La Giornata “pro orantibus” è una giornata per pregare soprattutto per i monasteri in difficoltà. Quali sono oggi questi monasteri e in quali Paesi si trovano?

 

R. – La Giornata “pro orantibus” si celebra proprio per rendere sempre più visibile la realtà della vita monastica. In Europa l’età delle monache cresce e con la loro età avanzata ci sono nuove esigenze: dal garantire un adeguato livello di assistenza sanitaria al reperimento di adeguate risorse economiche, per arrivare, poi, a garantire una buona vita comunitaria a persone sempre più deboli e fragili. D’altronde, anche i monasteri all’estero si trovano in difficoltà e nel bisogno: in Africa, Asia e America Latina e anche l’Europa dell’Est. Quest’anno abbiamo beneficato più di 100 monasteri. Siamo andati incontro alle situazioni di Haiti, della Terra Santa e dell’Europa dell’Est: lì si vanno recuperando monasteri che erano stati o distrutti o soppressi.

 

D. - Questa Giornata si celebra nel giorno in cui la Chiesa ricorda la presentazione di Maria al Tempio: come mai?

 

R. – E’ una tradizione che ha celebrato i suoi 50 anni. La presentazione di Maria al Tempio indica la consegna di una vita al Dio unico e per questo i monasteri l’hanno assunta. Infatti, molti monasteri, nella giornata del 21 novembre, rinnovano i voti e noi del segretariato l’abbiamo assunta quasi per far sì che gli altri possano conoscere da vicino questa bella realtà della Chiesa.

 

D. - Quale messaggio vuol dare questa giornata, in particolare?

 

R. – La preziosità della vita contemplativa monastica, nella Chiesa. Tutti i Papi hanno sempre espresso la loro stima, sottolineando il valore della vita monastica; oggi poi, in un’epoca in cui la società vive nel turbinio dell’ansia, della preoccupazione, del correre, i monasteri sono un po’ un faro, un richiamo alla realtà di una vita di riflessione e di equilibrio. (bf)








All the contents on this site are copyrighted ©.