Saranno in 4000 i partecipanti all’ottavo Pellegrinaggio degli universitari romani
che si svolgerà domani a Pompei. L’evento, organizzato dall’Ufficio della pastorale
Universitaria del Vicariato di Roma, ha come tema “ Fate quello che vi dirà”. Sugli
obiettivi di questo evento Marina Tomarro ha intervistato padre Mario Oliva,
cappellano dell’Università di Roma Tor Vergata:
R. – Noi
abbiamo partecipato, negli anni scorsi, con molto buon frutto a pellegrinaggi che
portavano i nostri giovani universitari a sostare in alcuni luoghi di cultura e di
culto, quali - appunto – soprattutto Assisi e, l’anno scorso, a San Gabriele dell’Addolorata.
Certamente, negli anni scorsi gli esempi di Chiara, Francesco e Gabriele dell’Addolorata
sono stati molto importanti. Quest’anno la scelta è stata fatta per un Santuario mariano,
dove viene tradizionalmente ricordata la recita del Santo Rosario, che presenta i
misteri della vita di Cristo. Dunque è un po’ questo l’obiettivo centrale: aiutare
i giovani a mettersi davanti alla figura di Cristo, ricordato e vissuto attraverso
la contemplazione e la preghiera dei misteri della sua vita.
D. – Il
tema del pellegrinaggio è: “Fate quello che vi dirà”. Ma in che modo, oggi, i giovani
rispondono a questo invito fatto da Maria alle Nozze di Cana?
R. – L’appello
di Maria è un appello che risuona sempre nella Chiesa e per ogni persona che cerca
la verità ed il bene. Indubbiamente, davanti a quest’appello di Maria i giovani non
devono pensare a qualcosa che sia al di fuori della loro storia personale ma, al contrario,
il mistero dell’Incarnazione tocca l’oggi di ognuno di loro. Avranno perciò modo di
riflettere esattamente su come il messaggio di Cristo, il suo annuncio, la sua buona
novella, la sua presenza possa essere vissuto concretamente nel loro percorso universitario,
di studio e di ricerca.
D. – Questa è l’ottava edizione del pellegrinaggio.
Secondo lei, perché tanti giovani continuano a prendere parte a questo tradizionale
appuntamento?
R. – Perché non sono rimasti delusi. Perché nell’esperienza
degli anni precedenti hanno sempre portato a casa qualcosa d’importante che li ha
sostenuti nel loro percorso universitario e credo sia proprio questa la dimostrazione
che quest’iniziativa è un’iniziativa che non terminerà ma, al contrario, potrà avere
un percorso in crescendo anche in futuro. (vv)