2010-11-19 12:37:36

Pellegrinaggio degli universitari romani a Pompei


Saranno in 4000 i partecipanti all’ottavo Pellegrinaggio degli universitari romani che si svolgerà domani a Pompei. L’evento, organizzato dall’Ufficio della pastorale Universitaria del Vicariato di Roma, ha come tema “ Fate quello che vi dirà”. Sugli obiettivi di questo evento Marina Tomarro ha intervistato padre Mario Oliva, cappellano dell’Università di Roma Tor Vergata: RealAudioMP3

R. – Noi abbiamo partecipato, negli anni scorsi, con molto buon frutto a pellegrinaggi che portavano i nostri giovani universitari a sostare in alcuni luoghi di cultura e di culto, quali - appunto – soprattutto Assisi e, l’anno scorso, a San Gabriele dell’Addolorata. Certamente, negli anni scorsi gli esempi di Chiara, Francesco e Gabriele dell’Addolorata sono stati molto importanti. Quest’anno la scelta è stata fatta per un Santuario mariano, dove viene tradizionalmente ricordata la recita del Santo Rosario, che presenta i misteri della vita di Cristo. Dunque è un po’ questo l’obiettivo centrale: aiutare i giovani a mettersi davanti alla figura di Cristo, ricordato e vissuto attraverso la contemplazione e la preghiera dei misteri della sua vita.

D. – Il tema del pellegrinaggio è: “Fate quello che vi dirà”. Ma in che modo, oggi, i giovani rispondono a questo invito fatto da Maria alle Nozze di Cana?

R. – L’appello di Maria è un appello che risuona sempre nella Chiesa e per ogni persona che cerca la verità ed il bene. Indubbiamente, davanti a quest’appello di Maria i giovani non devono pensare a qualcosa che sia al di fuori della loro storia personale ma, al contrario, il mistero dell’Incarnazione tocca l’oggi di ognuno di loro. Avranno perciò modo di riflettere esattamente su come il messaggio di Cristo, il suo annuncio, la sua buona novella, la sua presenza possa essere vissuto concretamente nel loro percorso universitario, di studio e di ricerca.

D. – Questa è l’ottava edizione del pellegrinaggio. Secondo lei, perché tanti giovani continuano a prendere parte a questo tradizionale appuntamento?

R. – Perché non sono rimasti delusi. Perché nell’esperienza degli anni precedenti hanno sempre portato a casa qualcosa d’importante che li ha sostenuti nel loro percorso universitario e credo sia proprio questa la dimostrazione che quest’iniziativa è un’iniziativa che non terminerà ma, al contrario, potrà avere un percorso in crescendo anche in futuro. (vv)







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