2010-11-19 15:07:33

A 30 anni di distanza la Caritas italiana ricorda il terremoto in Irpinia


A trent’anni dal devastante terremoto che il 23 novembre 1980 colpì la Basilicata e la Campania, in particolare l’area dell’Irpinia, la Caritas ricorda quei momenti drammatici e l’apporto di tanti volontari. “Ogni grande emergenza – osserva Caritas italiana, secondo quanto riferisce l’agenzia Sir - oltre al carico di morte e dolore, spesso fa emergere anche aspetti più amari, come povertà e situazioni di abbandono del territorio, malfunzionamento delle istituzioni”. La Caritas elenca alcuni dei tanti disastri degli ultimi anni: dalle recenti alluvioni in Veneto, Toscana, Campania, Calabria alle frane nel Messinese, fino al terremoto all’Aquila, nell’aprile dell’anno scorso. Il sisma in Irpinia interessò una vasta area, tra Campania e Basilicata; il bilancio complessivo fu di tremila morti, novemila feriti, 300mila senzatetto, 280 Comuni danneggiati, 36 paesi rasi al suolo. “A trent’anni di distanza – fa notare la Caritas - sono ancora aperte le ferite di quel minuto che ha seminato morte e distruzione, ma che ha anche generato una straordinaria solidarietà”. Per sottolineare l’importanza dei gemellaggi portati avanti tra le diocesi italiane e le parrocchie terremotate, in occasione dell’anniversario, in Campania saranno celebrate diverse Messe e si vivranno momenti commemorativi, con la partecipazione delle comunità. La Basilicata invece, ha ricordato l’evento lo scorso mercoledi, quando vescovi, autorità civili e locali e associazioni di volontariato hanno preso parte all’udienza del Santo Padre in piazza San Pietro a Roma. (C.P)







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