I Carmelitani Scalzi espandono la loro missione in Asia
I Carmelitani scalzi intendono espandere la missione e la presenza in Asia nei prossimi
tre anni, incentivando il “dialogo spirituale” con il buddismo: è quanto è emerso
da un recente incontro dei Carmelitani scalzi della provincia dell’Asia orientale
e Oceania, tenutosi a Singapore. Il Superiore generale della congregazione, padre
Saverio Cannistrà ha sottolineato che, prendendo le mosse dalla fondatrice, santa
Teresa d’Avila, i religiosi devono essere “contemplativi e missionari”. La Provincia
ha appena contribuito ad aprire una nuova comunità in Thailandia e vi sono intenzioni
di aprire comunità in Malaysia e Timor Est. “Anche la Cina resta una speranza per
l’ordine”, ha detto padre Cannistrà, affermando che “i Carmelitani potrebbero dare
uno specifico e originale contributo alla vita spirituale e alla crescita della Chiesa
in Cina”. I Carmelitani - riferisce l'agenzia Fides - puntano anche a impegnarsi nello
scambio, a livello interreligioso, in special modo con il buddismo, tramite uno specifico
Istituto di spiritualità: “Fra buddismo e spiritualità carmelitana possono ritrovarsi
parallelismi e similitudini che possono aiutare a promuovere il dialogo”, ha detto,
ricordando di aver vissuto egli stesso un’esperienza di dieci giorni in un monastero
buddista. La missione nei prossimi tre anni sarà in preparazione al quinto centenario
della nascita della fondatrice, nel 2015. Il carisma e gli scritti di Santa Teresa
saranno approfonditi nelle parrocchie, nei monasteri e nei centri carmelitani asiatici,
grazie anche al coinvolgimento dei Carmelitani secolari, specialmente nelle Filippine
e in Corea. (R.P.)