2010-11-17 14:35:15

Egitto: il vescovo di Luxor denuncia tentativi di convertire con la forza all'islam ragazze cristiane


“Si è trattato di un episodio tra due giovani che viene enfatizzato per mettere in cattiva luce i cristiani” dice all'agenzia Fides mons. Joannes Zakaria, vescovo dei Copti cattolici di Luxor, nella cui diocesi rientra il villaggio di al-Nawahid in Qena, nella provincia di Qena, nell'Egitto meridionale, dove estremisti musulmani hanno bruciato case e attività commerciali di cristiani copti dopo che si erano diffuse voci di un flirt tra un cristiano e una ragazza musulmana. “Per fortuna, in questo caso, la polizia è intervenuta con rapidità ed ha imposto subito il coprifuoco, impedendo che gli incidenti provocassero danni più gravi” dice mons. Zakaria. “Una vicenda tra ragazzi che è stata trasformata in un pretesto per colpire i cristiani. Abbiamo motivo di credere invece che vi sia un disegno per convertire a forza i cristiani, specialmente le ragazze, che sono le più deboli” continua Mons. Zakaria. “Siamo a conoscenza di diversi episodi di ragazzi musulmani che adocchiano ragazze cristiane e cercano di rapirle per convertirle a forza all’islam” dice il Vescovo di Luxor. “Episodi simili si sono verificati da Alessandria fino ad Assuan”. “Come cristiani d’Egitto ci sentiamo molto vicini ai nostri fratelli di fede perseguitati in Iraq. Domenica 14 novembre, ho celebrato qui a Luxor una Messa di suffragio per le persone morte il 31 ottobre nell’assalto alla chiesa siro-cattolica di Nostra Signora della Salvezza di Baghdad, alla quale hanno partecipato numerosi fedeli” dice Mons. Zakaria. “È la nostra croce che portiamo con serenità, pur nel dolore del nostro cuore, perché ci permette di condividere le sofferenze di Cristo Redentore” conclude il Vescovo di Luxor. (R.P.)







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