Portogallo: sulla crisi economica i vescovi invitano a "ripensare i comportamenti
etici e civili"
Nel comunicato finale della 176ª Assemblea Plenaria della Conferenza episcopale portoghese
(Cep), tenutasi a Fatima dall’8 all’11 novembre scorsi, i vescovi hanno manifestato
la loro forte preoccupazione di fronte all’aggravamento delle difficoltà economiche
del Paese, criticando in particolare, “l’attribuzione di remunerazioni, pensioni e
rimborsi esorbitanti, comparate alla situazione di persone che si trovano private
di minime e dignitose condizioni di vita. Le misure di austerità che sono state prese
dal governo, per ottenere l’accoglimento favorevole dei cittadini, devono essere accompagnate
da un serio intervento correttivo di disequilibri economici inaccettabili e di provocatorii
attentati alla giustizia sociale: guadagni indebiti, meri profitti elettorali e opportunistici
comportamenti non sono affatto utili al recupero nazionale” si legge nel documento,
ripreso dall'agenzia Sir. Per la Cep “è giunto il momento di ripensare i comportamenti
etici e civici con vigorosa lucidità, e con il coraggio capace di congregare le energie
necessarie in uno sforzo di riforma profonda dello stile di vita orientato dal consumismo,
fondata invece sulla speranza di un umanesimo aperto alla trascendenza, che si ponga
l’obiettivo di una vita felice per tutti”. I vescovi invitano tutte le forze politiche,
gli agenti economici, gli organismi sociali, i movimenti culturali, gli organi di
comunicazione ed ogni cittadino ad “un atteggiamento patriottico di coesione responsabile
e di attiva partecipazione”. Da parte sua, la Chiesa portoghese annuncia “un intenso
lavoro di coordinamento e articolazione degli organismi ecclesiastici di ogni diocesi
per dare risposta alle persone che si trovano in situazioni di maggiore sofferenza”.
“Tutte le nostre organizzazioni si impegneranno in una risposta assistenziale concernente
l’alimentazione, la salute, i vestiti e la casa, con offerte di promozione umana e
d’intervento sociale” assicura la nota finale dei vescovi. Il documento della Cep
giunge in un momento in cui il Portogallo rischia di dover ricorrere al fondo anticrisi
europeo a causa dell’instabilità provocata dal caso Irlanda. (R.P.)