El Salvador: commemorazioni per il 21.mo anniversario del massacro dei gesuiti
Sono cominciate sabato e si concluderanno domani le diverse cerimonie in omaggio ai
sei gesuiti, a una loro collaboratrice e a sua figlia adolescente, assassinati nel
1989 dai militari in un’irruzione armata nell’ateneo di San Salvador. Il sacerdote
Josè Maria Tojeira, rettore della Uca (Università centroamericana) li ha ricordati
così nella celebrazione principale: “Essi generano forza , solidarietà, allegria e
speranza nelle nostre vite, mentre i loro assassini diventano ombre verso l’oblio”.
Secondo quanto riferisce l'agenzia Misna, Tojeira è ottimista circa la possibilità
di trovare giustizia, in riferimento al nuovo governo del presidente Mauricio Funes,
eletto nel marzo 2009 con il Frente Farabunto Martì para la Liberacion Nacional (Fmln),
dopo 20 anni al potere, seguiti alla fine della guerra civile, della “Alianza Republicana
Nacionalista”. Il rettore della Uca ha poi aggiunto un dato significativo: nel Paese
soffrono la fame quasi il 20% dei bambini fino ai 5 anni e questo è “un vero atto
di aggressione”. Nel 1991, tra denunce di cancellazione massiccia di prove, furono
processati nove militari, per responsabilità nella strage: di questi solo due furono
condannati a 30 anni di carcere. Con la fine della guerra civile il caso fu di fatto
archiviato ma la Uca ha continuato a chiedere giustizia appellandosi alla Corte interamericana
dei diritti umani, con sede a Washinghton. (C.P.)