2010-11-15 14:25:43

Mobilitazione per salvare Asia Bibi: migliaia di mail inondano gli uffici governativi pakistani


Grande mobilitazione internazionale e manifestazioni di solidarietà per Asia Bibi, la donna di fede cristiana condannata a morte per blasfemia in Pakistan. Grazie all’impegno concreto di associazioni cristiane, gruppi che difendono i diritti umani e semplici cittadini, gli uffici governativi pakistani sono stati inondati da oltre 40mila mail che chiedono il rilascio della donna. Intanto, in Pakistan la Chiesa locale ha rilanciato una petizione per l’abolizione della legge sulla blasfemia (che prevede il carcere e in alcuni casi la pena capitale per chi insulta o dissacra il nome di Maometto e del Corano) intrapresa un anno fa dalla Commissione Giustizia e Pace dell’episcopato: finora sono state raccolte circa 75mila firme. Secondo alcune fonti di Fides, il ministro federale per le Minoranze religiose, Shahbaz Batti, promuoverebbe la revisione della legge; la Conferenza degli Jamiat Ulema, invece, una rappresentanza di oltre 30 partiti religiosi, la riterrebbe “intoccabile”. Gli estremisti, addirittura, vorrebbero estendere la definizione di “blasfemo” a chiunque promuova l’abolizione della legge stessa. La raccolta di firme, intanto, ha superato i confini nazionale e grazie all’impegno di “Aiuto alla Chiesa che soffre” (Acs), in Francia ne sono state raccolte e consegnate al governo 10.600, mentre il segretario italiano di Acs ha ottenuto 1400 adesioni e presenterà la petizione insieme con il rapporto 2010 sulla liberta religiosa che si terrà a Roma il 24 novembre prossimo. (R.B.)







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