I cristiani siano testimoni di verità, amore e giustizia: così Benedetto XVI ai vescovi
del Brasile
I cristiani siano testimoni del Vangelo e punto di riferimento nella società: è l’auspicio
di Benedetto XVI, contenuto nel discorso di stamani nell’udienza ai vescovi brasiliani
della Regione Centro-Ovest. Si tratta dell’ultimo gruppo di presuli del Brasile in
visita ad Limina. Nel suo discorso, il Papa si è soffermato sul ruolo delle
Conferenze episcopali ed ha sottolineato l’importanza della comunione tra i vescovi
e il Pontefice, come tra i pastori e i fedeli. L’indirizzo d’omaggio al Pontefice
è stato rivolto dall’arcivescovo di Brasilia, dom João Braz de Aviz. Il servizio di
Alessandro Gisotti:
Nell’attuale
società secolarizzata, c’è bisogno di una rinnovata testimonianza evangelica da parte
dei cristiani: è l’appello di Benedetto XVI, che nel giorno in cui si festeggia la
proclamazione della Repubblica del Brasile, ha sottolineato “l’importanza dell’azione
evangelizzatrice della Chiesa nella costruzione dell’identità brasiliana”:
“Há
quase 60 anos, a Conferência Nacional dos Bispos do Brasil…” Rivolgendosi
ai vescovi brasiliani della Regione Centro-Ovest, il Papa ha messo l’accento sul ruolo
della Conferenza episcopale del Paese, organismo che si appresta a celebrare i suoi
60 anni di fondazione e che, ha detto, rappresenta un punto di riferimento per la
società brasiliana. Benedetto XVI ha affermato che la prima testimonianza che ci si
aspetta da chi annuncia la Parola di Dio è l’amore reciproco. Le Conferenze episcopali,
ha rilevato, nascono proprio come concreta applicazione della comunione d’amore dei
vescovi con il Pontefice. E come “strumento di comunione effettiva ed affettiva tra
i suoi membri”. D’altro canto, ha aggiunto, la Conferenza episcopale consente ai presuli
di esercitare armoniosamente alcune funzioni pastorali per il bene dei fedeli e dei
cittadini di un determinato territorio:
“A Conferência Episcopal
promove a união de esforços…” “La Conferenza episcopale – ha soggiunto
– promuove una unione di sforzi e di intenzioni dei vescovi”, diventando uno strumento
che può condividere i suo impegni. Tuttavia, non deve diventare una realtà parallela
o sostitutiva del ministero di ogni vescovo. Ed ha ribadito che i vescovi devono innanzitutto
trovare i mezzi più efficaci per far arrivare al popolo il Magistero universale. L’esercizio
della funzione dottrinale, ha quindi constatato, è necessaria ad “affrontare le nuove
questioni emergenti”. Spetta ai presuli, ha poi aggiunto, orientare “la coscienza
degli uomini per incontrare una retta soluzione ai nuovi problemi suscitati dalle
trasformazioni sociali e culturali”. Il Papa ha così indicato quali siano oggi i temi
particolarmente sensibili:
“A promoção e a tutela da fé e da moral
…” “La promozione e la tutela della fede e della morale”, la cura delle
vocazioni, l’impegno ecumenico, la difesa della vita umana, la santità delle famiglia,
il diritto dei genitori ad educare i propri figli e, ancora, la libertà religiosa,
la pace e la giustizia sociale. Il Papa ha così ribadito che le Conferenze episcopali
esistono come “organo propulsore della sollecitudine pastorale dei vescovi, la cui
preoccupazione primaria deve essere la salvezza delle anime”. Il Santo Padre ha concluso
il suo discorso assicurando la propria affettuosa vicinanza al popolo del Brasile,
affidato all’intercessione materna della Vergine Maria di Aparecida.