2010-11-13 15:42:06

Vertice Apec in Giappone. Obama critica la politica economica cinese


Dopo le aspettative deluse del vertice G 20 di Seul, continua il dibattito internazionale sull’economia. Sullo sfondo sempre la crisi, che, in varia misura, ha colpito tutti Paesi. Stamani si è ufficialmente aperto a Yokohama, in Giappone, il vertice economico Apec, al quale partecipano i Paesi della regione Asia-Pacifico. Tra i protagonisti, Stati Uniti, Cina, Russia e Giappone. Il presidente americano, Obama, ha ribadito il ruolo primario dell’economia del suo Paese ed ha nuovamente criticato la politica cinese, basata su una moneta debole che favorisca esclusivamente le esportazioni. In evidenza anche il confronto tra Mosca e Tokyo sull’annosa vicenda del possesso delle contese Isole Kurili. Il premier nipponico Kan ha criticato il presidente russo Medvedev per la recente visita nell’arcipelago. Stesso atteggiamento di Tokyo nei confronti della Cina, per la sovranità delle isole del Mar della Cina, amministrate dal Giappone, ma rivendicate da Pechino.

Irlanda
L'Irlanda non e' la Grecia ed e' in grado di gestire bene i suoi problemi di bilancio. Lo ha sottolineato il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, Dominique Strauss-Kahn, a margine del vertice Apec in corso in Giappone. Tuttavia, se necessario - ha aggiunto - il Fondo è pronto ad aiutare Dublino. L'Irlanda finora ha detto di non aver chiesto formalmente aiuto all'Unione europea anche se alcune fonti riferiscono che sono in corso colloqui.

Bce, Trichet
Per il presidente della Banca Centrale europea Trichet le proposte di riforma del patto Ue non sono sufficienti. Il numero uno dell’istituto di Francoforte ha precisato che l'Unione europea ha bisogno di “procedure più snelle in caso di deficit eccessivo, in modo che l'azione correttiva venga presa nei tempi giusti”.

Afghanistan
In Afganistan due attacchi della guerriglia . Almeno otto vittime – sei civili e due poliziotti - per una motocicletta bomba esplosa in un mercato di Kunduz, nel nord del Paese. In precedenza, i talebani avevano assaltato l’aeroporto di Jalalabad e la vicina base Nato. Otto i ribelli rimasti uccisi durante gli scontri con le forze di sicurezza locali e internazionali intervenuti prontamente.

Iraq
Soddisfazione della Comunità internazionale per l’accordo raggiunto tra i partiti iracheni per la formazione del nuovo governo. L’ultimo a complimentarsi con i vertici di Bagdad è stato il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, che in una nota ha parlato di “un grande passo avanti nel processo democratico del Paese”.

Arabia Saudita
In Arabia Saudita. Il Re Abdullah, messo a riposo dai medici per problemi di salute, ha incaricato il secondo vicepremier di supervisionare il pellegrinaggio annuale alla Mecca (Haj), per il quale fino a due milioni di persone sono attese in questi giorni ai luoghi santi dell'Islam.

Egitto
In Egitto sgominata nei giorni scorsi una cellula terroristica attiva nella penisola del Sinai, composta da una ventina di estremisti islamici di nazionalità egiziana e palestinese. Il gruppo mirava a colpire i turisti israeliani presenti nelle località terroristiche della zona.

Italia
Sono ore decisive per il futuro della legislatura. Pd e Italia dei valori hanno presentato alla Camera la mozione di sfiducia contro il Governo. L’Udc intende concertare una decisione insieme ai finiani di Futuro e Libertà; mentre il Pdl ha presentato in Senato una mozione di sostegno al Governo. Intanto il premier Berlusconi è tornato dal G20 di Seul deciso a non dimettersi. Servizio di Giampiero Guadagni:RealAudioMP3

Prima l’approvazione della Finanziaria, che ha avuto questa mattina il via libera della Commissione Bilancio della Camera e che viene considerata una priorità dal capo dello Stato e da tutte le forze politiche. Subito dopo ci sarà il chiarimento in Parlamento sulla situazione politica. Chiarimento che avverrà a colpi di mozioni contrapposte tra maggioranza e opposizione; con i finiani intenzionati ad una mozione propria, forse comune con i centristi. E intanto già lunedì Futuro e Libertà potrebbe ritirare la propria delegazione dal Governo. Il presidente della Camera, dopo l’incontro di giovedì scorso con Bossi, aspetta una risposta dal premier alle sue richieste: dimissioni di Berlusconi e allargamento della maggioranza all’Udc. Su quest’ultima ipotesi c’è l’apertura del Pdl, ma resiste il no della Lega. Quanto alle dimissioni, il premier non è intenzionato a pensarci e il Pdl ribadisce che l’unica alternativa ad un Governo guidato da Berlusconi sono le elezioni anticipate. Ipotesi che peraltro allarma le parti sociali, preoccupate per le conseguenze sulla situazione economica e sociale. Berlusconi comunque sfida Fini a sfiduciarlo in Parlamento. Il presidente della Camera esclude di voler attuare ribaltoni politici e spiega di voler rimanere nel perimetro del centrodestra. Ma il segretario del Pd Bersani lo invita alla coerenza, a votare dunque la mozione di sfiducia e a lavorare per un governo di transizione, che affronti legge elettorale ed emergenza economica. Poco fa è intervenuto anche il presidente del Senato Schifani, per il quale chi ha vinto le elezioni ha il dovere di governare. E intanto botta e risposta tra Fini e il quotidiano Avvenire, che nei giorni scorsi aveva criticato alcune prese di posizione sul tema della famiglia. “Non voglio parificare matrimonio e unioni di fatto, specie quelle omosessuali - scrive oggi la terza carica dello Stato - ma fare incontrare diverse concezioni etiche presenti nella nostra società”. Replica il direttore di Avvenire Tarquinio: è una strada scivolosa, c’è il rischio di finire nel burrone giuridico di matrimoni di serie B. Tarquinio ricorda che l’idea di famiglia che i cattolici considerano un valore non negoziabile è quella naturale, un bene civile da preservare e su cui lo Stato dovrebbe puntare e fare leggi.

Somalia
Tornano in azione i pirati somali. Hanno catturato un cargo con a bordo 29 marinai di nazionalità cinese. E’ successo ieri sera a largo delle coste del Paese africano. Intanto è sempre instabile la situazione a Mogadiscio. Nuovi scontri tra esercito e ribelli al Shabab, scoppiati nei giorni scorsi, hanno provocato la morte di almeno 11 persone. (Panoramica internazionale a cura di Eugenio Bonanata)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIV no. 317

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